Appello agli elettori catanesi: “Poco importa l’orientamento partitico, ciò che conta davvero è che i nostri rappresentanti siano Eletti” - QdS

Appello agli elettori catanesi: “Poco importa l’orientamento partitico, ciò che conta davvero è che i nostri rappresentanti siano Eletti”

redazione

Appello agli elettori catanesi: “Poco importa l’orientamento partitico, ciò che conta davvero è che i nostri rappresentanti siano Eletti”

venerdì 26 Maggio 2023

Gli eletti devono essere gente Eletta, individui (uomini e donne) di provato valore

Caro Direttore,

sono un (giovane?) elettore catanese. Martedì 23 maggio 2023, nell’anno in cui mi appresto a compirne trentaquattro, ho letto con vivo entusiasmo il suo editoriale n° 4981. In prima pagina, un sorridente Giovanni Falcone ci ricordava — a trentun anni dalla strage di Capaci — che la Mafia va combattuta ogni giorno, nelle piccole, eroiche azioni del quotidiano.

Ora, la ragione per cui scrivo è che appunto, a pochi giorni dalla chiamata alle urne per il rinnovo delle cariche politiche territoriali, per l’ennesima volta mi sono ritrovato a domandarmi se non sia il caso di ridiscutere le fondamenta del sistema rappresentativo. “Gli eletti devono essere Eletti” dice saggiamente Lei, e a questo grido s’infiamma ogni piazza dentro di me, lungo il reticolo dei miei nervi. La folla che alberga in me — la moltitudine che mi abita, che abita dentro ognuno di noi — ripete infervorata: “Che siano Eletti!”

Gli eletti devono essere gente Eletta, individui (uomini e donne) di provato valore. Noi votiamo per delegare ai nostri rappresentanti il gravoso onere della gestione pubblica, li carichiamo di un compito di responsabilità, un dovere di servizio che ha perso nel tempo il suo originario significato. Il voto è una delega, un contratto di agenzia; dice: “Io non so o non posso governare; governa tu — tu che puoi e sai farlo meglio di me — al posto mio”. È un mandato, quello elettorale, che sappiamo essere non imperativo (cioè non vincolante della coscienza politica del mandatario), ma che non può affrancarsi dalla sua congeniale natura: il rappresentante (l’agente) rappresenta, e lo fa nell’interesse dell’elettore (suo principale). Non a caso la teoria economica definisce questo rapporto nell’ambito di un modello chiamato appunto “Principale-Agente”.

Quando immagino il mio governante ideale, me lo raffiguro saggio e avveduto, sapiente, giusto ed equilibrato, forte coi malvagi, magnanimo con gli inermi, capace insomma di prodezze non comuni, prodezze che né io né chi mi è prossimo saremmo mai in grado di compiere. Se, percorrendo le corsie di un comune supermercato, si potessero incontrare, in un giorno qualunque, anche solo una manciata di uomini e donne del tipo di quelli che ci governano, vorrebbe dire che qualcosa nel processo di selezione è andato storto: il sistema avrebbe fallito, poiché il popolo non è giunto a una designazione la più efficiente. Il mio governante ideale è infatti un campione di virtù, un individuo integerrimo e competente, uguale a nessuno: difficile che lo si incontri, in un giorno qualunque, intento a barcamenarsi fra gli scaffali del banco salumi (anche se, questo è vero, dovrà pur sostentare il fisico). Già sento esclamare, con sbrigativa sintesi machiavelliana: “Un Principe, dunque!” Forse, sì; un Principe o una Principessa.

Ma! Esiste, è mai esistito o mai esisterà un tale irriducibile campione? Nessuno può dirlo, ma il punto è che per governare un Comune sono indispensabili individui fuori dal comune. Domenica 28 e lunedì 29 maggio noi catanesi saremo chiamati a esprimerci su quale debba essere lo standard qualitativo dei nostri amministratori. Faccio mio, pertanto, il Suo prezioso consiglio, caro Direttore, cosicché, infine, tutto il mio discorso si riduce a un appassionato appello a me stesso e ai miei concittadini: poco importa l’orientamento partitico, ciò che conta è che i nostri rappresentanti siano “Eletti”!

Allora sì, Falcone ci sorriderà compiaciuto da lassù.

Simonpietro Spina
Catania

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017