Ars, subito in salita l'esame in aula della Legge stabilità - QdS

Ars, subito in salita l’esame in aula della Legge stabilità

redazione web

Ars, subito in salita l’esame in aula della Legge stabilità

mercoledì 29 Aprile 2020

Le opposizioni all'attacco della Manovra, considerata "con coperture farlocche". Si parla di "mega assegno postdatato" e di "finanziaria-comunicato stampa". E scoppia la bagarre quando il Pd chiede di aumentare il contributo all'Oasi di Troina

Dalla tarda mattinata di oggi l’Assemblea regionale siciliana sta esaminando i ventisei articoli della Legge di stabilità, il cui percorso appare tutto in salita, considerando anche che l’esercizio provvisorio della Regione siciliana chiude domani.

La seduta è presieduta da Gianfranco Miccichè. Miccichè ha auspicato che gli interventi dei deputati siano ridotti anche perché il sistema di voto elettronico determina tempi un po’ più lunghi.

“Un mega assegno postdatato”

Già ieri le opposizioni erano andate all’attacco della manovra, considerata senza coperture e definito come un “mega assegno postdatato” da Pd e M5s, che hanno anche parlato di “finanziaria-comunicato stampa” intervenendo in Assemblea regionale nella discussione generale di ieri.

Senza il presidente Nello Musumeci – “un’assenza vergognosa – ha commentato Nello Di Pasquale(Pd) – avrebbe dobuto sentisse l’esigenza di partecipare al dibattito per la finanziaria più importante dal dopoguerra ad oggi” – e con l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao tra i banchi del governo, la legge è stata difesa in aula dai capigruppo di Udc e Db, Eleonora Lo Curto e Alessandro Aricò. Quest’ultimo, un po’ sulla difensiva, ha detto “è la migliore manovra che potesse uscire in questo momento e ringrazio le opposizioni per la collaborazione”.

Opposizione responsabile

“Ci stiamo comportando da ‘opposizione responsabile”, ha sostenuto infatti Baldo Gucciardi del Pd, ma Francesco Cappello del M5s ha detto che “il governo ci sta chiedendo di firmare una cambiale in bianco”.

Sotto accusa sono le coperture individuate dal governo Musumeci, che fanno leva sui fondi Poc da riprogrammare: un miliardo e mezzo circa sul cui utilizzo però, hanno sottolineato le opposizioni, manca ancora in via libera dello Stato.
Per Antonello Cracolici la manovra serve “solo ad ottenere qualche titolo sui giornali, mentre invece oggi più che mai servirebbero misure strutturali di sostegno alla Sicilia per superare l’emergenza Coronavirus e per essere nelle condizioni di affrontare la ripartenza”.

“Non ci sono fondi in questa manovra”, ha ribadito Nunzio Di Paola (M5s), eccetto 250 milioni, ha evidenziato il capogruppo pentastellato Giorgio Pasqua.

Barbagallo, legge con coperture farlocche

E se ieri sembrava tutto in salita l’esame della legge di stabilità all’Ars, oggi in aula è andata… peggio.

“Stiamo per iniziare l’esame di una Finanziaria – ha detto in apertura dei lavori Anthony Barbagallo (Pd) – con coperture che potremo definire farlocche visto che è saltato il disegno originario del governo che prevedeva un vero e proprio scippo ai Comuni assegnatari di risorse del Poc”.

“A questa legge – ha aggiunto – manca un’anima, un progetto valido e realizzabile che programmi il futuro economico dell’Isola e la ripartenza dell’economia bloccata dalla crisi epidemiologica, ma che già in precedenza pagava le consegue di decisioni cervellotiche. Il Partito democratico si batterà per individuare le vere priorità e i settori da rilanciare”.

Da quattordici mesi senza assessore ai Beni culturali

Tra questi, in particolare, “quelli della semplificazione amministrativa e della fruizione turistica dei Beni culturali, relegato dal governo a fanalino di coda”.

“In quattordici mesi – ha aggiunto Barbagallo – il presidente Musumeci non ha trovato un attimo per nominare l’assessore ai Beni culturali in sostituzione del compianto Sebastiano Tusa. La Sicilia ha bisogno di misure concrete e non di libri dei sogni”.

Emendamento Pd Oasi Troina, caos in aula

A creare tensione ulteriore tensione è stato poi un emendamento del Pd, che aumenta da da quattro a cinque milioni i fondi per l’Oasi di Troina, recuperando la copertura dal capitolo che riguarda i fondi del turismo.

In aula è esploso il caos, con il governo contrario all’emendamento pur sottolineando la vicinanza all’Oasi di Troina, colpita dal coronavirus.

A difendere la posizione del governo in aula l’assessore regionale Toto Cordaro.

Il capogruppo del Pd, Guseppe Lupo, ha quindi chiesto il voto segreto e il presidente Gianfranco Miccichè è stato costretto a sospendere i lavori per qualche minuto.

Miccichè, dopo la Manovra il ddl ricostruzione

Dopo l’approvazione della manovra, l’Ars dovrebbe affrontare il ddl sulla ricostruzione.

Lo ha annunciato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, in apertura dei lavori parlamentari sulla manovra.

Del ddl aveva parlato nei giorni scorsi il governatore Nello Musumeci.

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