Arte, a Catania gli "Amabili Resti" di Antonio Zagame - QdS

Arte, a Catania gli “Amabili Resti” di Antonio Zagame

Pietro Crisafulli

Arte, a Catania gli “Amabili Resti” di Antonio Zagame

sabato 24 Luglio 2021

Cecchini, "Il futuro dell'arte contemporanea". Con la regia di Liliana Nigro un'autentica kermesse nel cuore di San Cristoforo. Il giudice Santino Mirabella, "Un esempio positivo". GUARDA IL VIDEO

“I quadri, le sculture e tutte le creazioni di Antonio Zagame sono il futuro dellArte moderna e contemporanea”.

Ad affermarlo è stato, durante l’inaugurazione a Catania della mostra-evento dal titolo “Amabili resti”, Graziano Cecchini, artista di fama internazionale noto, tra l’altro, per aver versato nel 2007 (ripetendo il gesto dieci anni dopo) un secchio di colorante rosso nella Fontana di Trevi della sua Roma.

Cecchini ha sottolineato come nelle opere di Zagame, già esposte alla Biennale di Venezia, ci sia la voglia di riscatto del Sud e la capacità di raccontare il male dell’anima anche attraverso l’uso di materiale riciclato.

“Zagame – ha aggiunto – non ha nulla da invidiare alle creazioni del Maestro Mimmo Rotella fino a essere identificato come il suo alter ego. E a lui auguro lo stesso futuro e la stessa fama”.

L’esposizione trae spunto dall’esperienza traumatica della morte della madre dell’autore e i personaggi delle fiabe diventano simboli di un’infanzia infranta dal lutto più difficile da accettare e comprendere.

Santino Mirabella, nota figura di magistrato-scrittore, ha sottolineato anche il valore sociale della manifestazione, “da applaudire perché non solo sta regalando bellezza a un luogo in cui lecito e illecito si confondono fino a diventare una sola cosa, ma perché può essere un esempio positivo per evadere da una mentalità criminale che cerca di formare sin dall’infanzia nuovi soldati”.

“L’arte non è mai per pochi eletti – ha poi sottolineato Liliana Nigro, direttore artistico della manifestazione – ma far conoscere la bellezza di un quadro o l’emozione di un’installazione artistica in un luogo come San Cristoforo significa dare un’alternativa a chi crede che non esista nulla di diverso dal proprio vissuto”.

La mostra-evento si è svolta nell’ex acciaieria di via Ferrera, una traversa di via Della Concordia, e, sotto la sapiente regia di Liliana Nigro, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si è trasformata in una kermesse che ha animato il popoloso quartiere di San Cristoforo, come dimostra il video realizzato per noi da Matteo Siculo.

A far da colonna sonora alla manifestazione, i giovani e talentuosi musicisti dell’orchestra “Musicainsieme” di Librino, diretta da Valentina Caiolo.

Tantissimi gli ospiti, a cominciare dagli assessori comunali Michele Cristaldi e Alessandro Porto e dal presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini, Riccardo Tomasello.

C’erano inoltre Vincenzo Tromba, direttore dell’Accademia, padre Alfio Spampinato, parroco di Librino e Salvo Mirabella, presidente dell’Associazione di volontariato “Come le ginestre”. E ancora Tino Morabito con alcuni componenti l’Associazione Nazionale Carabinieri, e Agostino Sella presidente dell’Associazione Don Bosco 2000 e con lui i giovani migranti della colonia salesiana.

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