Artigiano ucciso durante lite a Palermo, è ancora giallo - QdS

Artigiano ucciso durante lite a Palermo, è ancora giallo

redazione web

Artigiano ucciso durante lite a Palermo, è ancora giallo

sabato 28 Dicembre 2019

C'è un sospettato che è stato interrogato dalla Polizia, ma nel quartiere popolare del Cep continua a regnare l'omertà. L'uomo, un carpentiere, mentre era in strada era stato colpito da un proiettile all'inguine ed era morto dissanguato

E’ ancora giallo sull’omicidio di un artigiano a Palermo. Per ore un uomo è stato interrogato negli uffici della Squadra Mobile: ricadrebbero su di lui i sospetti degli inquirenti che indagano sulla morte di Francesco Paolo Lombardino, 47 anni, carpentiere, colpito la scorsa notte nel quartiere popolare Cep da un colpo di pistola alla gamba e morto dissanguato all’ospedale Cervello, dove è stato portato di corsa da alcuni parenti.

I medici poco dopo l’arrivo al Pronto Soccorso hanno avvertito la polizia.

Il quartiere teatro del delitto, alla periferia di Palermo, si è chiuso a riccio. Scarsissima la collaborazione dei vicini di casa e degli stessi familiari che non hanno agevolato certo il lavoro di ricostruzione dei fatti che la polizia sta cercando di fare.

La moglie della vittima ha raccontato che Lombardino era a casa e sarebbe sceso in strada per controllare la macchina. Qualcuno stava armeggiando vicino alla vettura: tanto che la vittima avrebbe temuto un tentativo di furto.

Una versione al vaglio dei poliziotti che non credono però al racconto della donna.

Gli agenti della squadra mobile hanno identificato non senza difficoltà il luogo dove è avvenuto l’omicidio. Per ore hanno cercato tracce dell’agguato.

Gli stessi familiari hanno cercato di depistare gli investigatori dicendo che la sparatoria era avvenuta in un’altra zona del quartiere. Bugie dette, forse, per coprire qualcuno molto vicino alla famiglia.

La chiazza di sangue lasciata dalla vittima era ancora ben visibile in tarda mattinata in via Benvenuto Cellini, a due passi da via Gaetano Zumbo dove l’uomo viveva.

A ripulirla con l’acqua e una scopa sarebbero stati alcuni residenti.

Alle 3 di notte Lombardino è arrivato in ospedale accompagnato da una persona che è stata poi identificata.

Successivamente gli investigatori hanno deciso di sequestrare l’auto su cui il corpo era stato caricato.

Secondo una prima ricostruzione, il carpentiere sarebbe stato colpito in strada durante una lite. Non si sa se con un vicino di casa o con un parente.

Il cadavere è stato portato all’istituto di medicina legale dell’ospedale Policlinico dove sarà eseguita l’autopsia disposta dalla pm Amelia Luise.

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