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Ato idrico Agrigento, un commissario per rimettere ordine

redazione

Ato idrico Agrigento, un commissario per rimettere ordine

sabato 08 Agosto 2020

L'obiettivo è restituire efficienza in un settore che eroga un servizio fondamentale per la collettività. "In assenza delle scelte locali condivise, il governo – ha spiegato il presidente Musumeci - non può restare a guardare".

Un commissario per l’Ato idrico di Agrigento con il compito
di aggiornare il nuovo Piano d’ambito, rimettere ordine e restituire efficienza
in un settore che eroga un servizio fondamentale per la collettività. Ad
annunciarlo è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che,
insieme all’assessore all’Acqua e rifiuti Alberto Pierobon, ha ricevuto alcuni
sindaci della provincia a Palazzo Orleans.

Il governatore ha illustrato ai primi cittadini di Montevago
(Margherita La Rocca Ruvolo), di Grotte (Alfonso Provvidenza), di Sciacca
(Francesca Valenti), di Bivona (Milko Cinà) e di Sant’Elisabetta (Domenico
Gueli), le ragioni della scelta e le prospettive per il settore. Gli stessi
sindaci hanno chiesto a Musumeci di procedere con la gestione commissariale,
dopo i loro vani tentativi di trovare una soluzione condivisa.

Nei mesi scorsi, la Regione Siciliana aveva più volte
sollecitato i Comuni agrigentini ad adempiere agli atti previsti dalla legge e
a procedere, entro il 31 maggio, alla costituzione della nuova società che
potesse garantire con efficienza e trasparenza il servizio idrico, ma i
rappresentanti degli enti locali non erano riusciti a trovare un’intesa.

«In assenza delle scelte locali condivise, il governo – ha
spiegato il presidente Musumeci – non può restare a guardare. Per questo
procederemo con la nomina di un commissario che, da un lato, garantisca il varo
dell’aggiornamento del Piano d’ambito entro fine anno, dall’altro individui una
proposta che metta ordine a un settore che gestisce un servizio prioritario.
Serve – ha proseguito – un riordino complessivo perché le norme vigenti creano
soltanto confusione: occorre un’unica Autorità di gestione della risorsa idrica
che provveda alla conduzione del servizio e alla riscossione».

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