Australia in fiamme, i numeri e le conseguenze degli incendi - QdS

Australia in fiamme, i numeri e le conseguenze degli incendi

redazione

Australia in fiamme, i numeri e le conseguenze degli incendi

giovedì 06 Febbraio 2020

La situazione non sembra destinata a migliorare nel breve periodo, anzi, la stagione degli incendi è ancora lunga e si prevede che le temperature, che hanno già fatto registrare il massimo storico, continueranno ad aumentare alimentando ulteriormente le fiamme, che potrebbero potenzialmente bruciare fino a 15 milioni di ettari.

Gli incendi che divampano dallo scorso settembre, provocati perlopiù da fulmini, hanno bruciato circa nove milioni di ettari di territorio, oltre due volte la superficie dell’intero Belgio, il quadruplo della Lombardia. “In sole quattro annate negli ultimi 50 anni la superficie bruciata nel Nuovo Galles del Sud ha superato un milione di ettari, e oggi ha quasi raggiunto il doppio della seconda annata più drammatica (il 1974 con 3,5 milioni di ettari percorsi)”, ha spiegato Giorgio Vacchiano, ricercatore in gestione e pianificazione forestale dell’università Statale di Milano.

Le fiamme hanno distrutto vaste aree boschive che circondano Sydney, tra cui parchi nazionali e aree protette, come le Blue Mountains, che ospitano specie animali e vegetali particolarmente protette.

Il fumo degli incendi, che ha percorso migliaia di chilometri arrivando fino alla Nuova Zelanda, dove la cenere ha ingiallito i ghiacciai (accelerandone così la fusione), e perfino in Sudamerica, ha reso irrespirabile l’aria di molte città australiane. A Canberra, grande città dell’entroterra, la scorsa settimana è stata registrata la peggiore qualità dell’aria al mondo, mentre a Sydney, offuscata da una nube di polveri sottili, si è verificato un aumento del 10 per cento dei ricoveri ospedalieri.

Dall’inizio degli incendi le fiamme hanno causato 28 vittime accertate, tra cui tre pompieri volontari, mentre al momento risultano quattro dispersi negli stati del Nuovo Galles del Sud e di Victoria. Oltre 1.500 abitazioni sono state distrutte, 900 nel solo Nuovo Galles del Sud, lo stato più gravemente colpito dagli incendi, nel quale continuano a divampare circa 50 roghi.

Pochi giorni fa un ecologo dell’università di Sidney aveva provato a stimare il numero di animali morti negli incendi, basandosi sul calcolo della perdita di habitat. Secondo la stima sarebbero morti circa 487,5 milioni di animali, tra uccelli, rettili e mammiferi. Questo numero catastrofico potrebbe essere ampiamente sottostimato, secondo il Wwf Australia sarebbero infatti morti, direttamente o indirettamente, oltre un miliardo di animali.

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