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“Biopsia digestiva ottica” all’ospedale di Acireale

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“Biopsia digestiva ottica” all’ospedale di Acireale

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mercoledì 10 Novembre 2021

All’ospedale Santa Marta e Santa
Venera di Acireale è stato attivato un sistema di endoscopia digestiva con
‘intelligenza artificiale’ che permetterà il “miglioramento della
performance della colonscopia anche nello screening del tumore del colon
retto”.

La metodica, definita una ‘biopsia
ottica’, consente di ridurre la percentuale di lesioni neoplastiche ‘non viste’
durante l’esame endoscopico e di precisare la natura delle lesioni rilevate, in
modo da evitare l’asportazione di lesioni di aspetto polipoide, ma non
neoplastiche.

Il reparto di Gastroenterologia, spiega in una nota l’Asp di Catania, è “la prima Unità operativa dell’Italia meridionale a disporre di questa innovativa tecnologia” e “la sua acquisizione, per 150.000 euro, è stata possibile grazie al finanziamento dell’assessorato regionale alla Salute, guidato da Ruggero Razza, nell’ambito del progetto obiettivo ‘Programma Screening oncologici – M.O. 2.1′”.

“Il reparto di Gastroenterologia di Acireale è fra le punte di eccellenza della sanità catanese e siciliana – afferma il manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza – e stiamo, ancora una volta, scrivendo una nuova pagina di innovazione per offrire ai cittadini la migliore qualità diagnostica, la terapia endoscopica più rapida e una prevenzione sempre più efficace”.
“Insieme all’investimento tecnologico puntiamo anche alla formazione degli operatori – spiega il direttore sanitario dell’Asp, Antonino Rapisarda -. Il tandem innovazione-formazione è fra le leve strategiche più efficaci per il miglioramento organizzativo dei servizi sanitari e per l’innalzamento della qualità e della sicurezza delle prestazioni”.

«L’utilizzo di questo sistema – spiega il direttore dell’Uoc di Gastroenterologia, Giovanni Magrì -, insieme all’adozione di endoscopi ad alta definizione, consente di rilevare e asportare lesioni anche molto piccole, che potrebbero sfuggire alla semplice osservazione dell’occhio umano, prevenendo così lo sviluppo del tumore e riducendo il rischio per i pazienti. Il sistema consente, inoltre, di diagnosticare in tempo reale il grado di pericolosità delle lesioni rilevate”. (ANSA).

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