Bisestile - QdS

Bisestile

Pino Grimaldi

Bisestile

sabato 29 Febbraio 2020

Anno in cui abbiamo 366 giorni, cioè uno in più del “consueto”, che si aggiunge al mese di Febbraio, giorno che per gli inglesi si ha nel “leap year” salto nell’anno per evitare ciò che avvenne nel 1582 con Papa Gregorio XIII che per riportare in ordine il tempo stagionale e quello determinato dalla rotazione della Terra attorno al Sole dovette far saltare 10 giorni e nel mese di Ottobre si passò dal 4 al 15 recuperando il tempo perduto.

Tutto legato al fatto che vi è uno sfasamento annuale di 5 ore, 48 minuti e 45 secondi/ogni anno solare. Per evitarlo si adottò l’aggiunta di un giorno – quasi pari al numero di ore moltiplicato per 4 – onde ad ogni quinquennio si ha un giorno in più: proprio come oggi. Con gioia del Sole e della Terra.
Ma stranamente con avvenimenti che, sarà un caso, ad ogni bisestile si appalesano non dando gioia ma l’opposto: come quest’anno con il Coronavirus al secolo “Covid-19” o nel 2011 le Torri gemelle o tsunami o terremoti, epidemie e similari.

Quasi un “memento homo” che ogni cinque anni quel colto e virtuoso Papa volle “donare” al mondo.
Da dire che anni “funesti” – uno degli appellativi del bisestile – ve ne sono sempre stati e con essi tragedie non solo umane ma cosmiche; tuttavia, il pianeta che Greta vuole in esaurimento climatico, ha sempre superato il nefasto e ha continuato a roteare attorno al suo Sole: di altri universi in atto non perfettamente consapevoli della loro struttura!

Naturalmente, la paura e l’ansia permeava chi ne era recettore di quelle bizzarrie dell’ecosistema, ma il tutto rimaneva circoscritto alle aree e popoli interessati e solo la storia – raramente la cronaca – è stata capace nei millenni di ricostruire e informare.

Non oggi. Tempo in cui tutti, apparentemente, sappiamo tutto compartecipando in tempo reale agli accadimenti, eventi, tripudi, gioie, male e ben fatte cose. E ne siamo – sempre in apparenza – tutti felici contenti ed orgogliosi perché è grazie allo intelletto umano che si è sviluppata una tecnologia che consente a vecchi e bambini a stupidi e colti di fruire della stessa conoscenza e dunque, verrebbe da dire, valere: uno uguale uno. Perfetto in verità. Ma tutto ha sempre avuto ed ha un “prezzo” da pagare.
Una volta c’erano guerre ad ogni piè sospinto, odi di razze e culture, intanamento dei propri sentimenti, rimuginamenti individuali e collettivi, età media che in alcune aree (Africa) era di 13 anni, modi di vita sobri parchi a volte impoverenti il corpo e l’anima. Ok, qualcosa è rimasto (rimasugli).

Ma oggi tutti hanno, teoricamente, la possibilità di avere tutto e una lacrima che solca il volto di una mamma che perde un figlio fa compartecipare il mondo ed ogni giorno diecine di milioni solcano i cieli per andare da un posto all’altro, abbiano le vacanze (!) .

A fronte di tanto una influenza un po’ più contagiosa o una affermazione incauta di un capo di stato vedono tanti twitter e similari in un solo minuto creare il “corpus unicum” che ha nome: genere umano. Delle due,una.
Ai posteri l’ardua sentenza.

Comunque l’anno è bisestile.

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