Blackout a Catania, oltre 500 tecnici in campo - QdS

Blackout a Catania, oltre 500 tecnici in campo

redazione

Blackout a Catania, oltre 500 tecnici in campo

Salvatore Rocca  |
martedì 25 Luglio 2023

Ieri il ministro Musumeci al vertice in Prefettura. Ruscito (E-distribuzione): "I cavi sotterranei non riescono a smaltire il calore e questo provoca guasti alla rete"

CATANIA – “È un momento di particolare difficoltà per Catania, anche per la concomitante e perdurante chiusura dell’aeroporto”. Lo ha detto il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, presente al vertice convocato in Prefettura nella mattinata di ieri per fronteggiare l’emergenza caldo che ormai da giorni sta causando numerosi disagi ai piedi dell’Etna. Le crisi esplose nel giro di una settimana – l’incendio all’aerostazione Vincenzo Bellini e il doppio down elettrico e idrico – hanno letteralmente messo in ginocchio la città dell’elefante. L’ex presidente della Regione Siciliana si è soffermato sui sovraccarichi di consumo dovuti all’afa eccezionale che hanno messo a dura prova la rete elettrica cittadina, la quale è collassata di conseguenza.

Colpa del grande caldo, certo, ma anche della mancata “seria programmazione delle infrastrutture” che ha causato il danno odierno “anche in relazione al cambiamento climatico”. Ma per addossare le responsabilità ci sarà comunque tempo. Adesso per il ministro del Governo Meloni appare prioritario risolvere l’emergenza nel più breve tempo possibile ed evitare che in futuro possano ripetersi criticità simili.

Secondo le previsioni degli esperti, intanto, la grande ondata di calore che sta martoriando Catania potrebbe allentare la sua morsa entro la serata di mercoledì 26 giugno. Per le prossime ore, infatti, si attende una riduzione delle temperature dagli attuali 45 gradi ai potenziali 35. “Altri due giorni saranno difficili – ha aggiunto Musumeci – oggi e domani, anche se da domani pomeriggio il nostro servizio meteo prevede un leggero miglioramento con un vento di maestrale che dovrebbe aiutare a ridurre la temperatura, facendola scendere da 45 a 35 gradi e questo secondo l’Enel può consentire di completare i lavori”. Non intende abbassare comunque l’attenzione il direttore della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, parlando di nuovi rialzi termici che potrebbero generare “altri distacchi” durante la settimana.

Nel frattempo E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, ha annunciato che da lunedì 24 luglio “è in corso il rafforzamento del contingente già inviato in Sicilia composto da 420 tecnici di cui circa 200 di imprese terze a cui si aggiungerà nella giornata odierna una task force composta da 40 risorse di E-distribuzione e ulteriori 110 risorse da imprese esterne per un totale di 570 risorse messe in campo”.

“Inoltre è previsto l’arrivo di 20 gruppi elettrogeni e ulteriori 4 power station di grande potenza che si affiancheranno alle 5 Power Station e ai 40 Gruppi Elettrogeni già presenti con l’obiettivo di mitigare l’effetto della eccezionale ondata di calore in atto sulla regione Sicilia ed in particolare nella zona di Catania. Tutti gli interventi sono realizzati in costante coordinamento con le Istituzioni locali, le Prefetture e la Protezione Civile Regionale”, ha aggiunto la società.

Ma non solo. Leonardo Ruscito, responsabile rete Sicilia di E-Distribuzione, ha annunciato che l’azienda ha intenzione di portare avanti “forti investimenti sulla rete con forti investimenti del Pnrr”. Per la città di Catania E-Distribuzione spenderà fino 225 milioni di euro, la metà della cifra messa a disposizione per l’intera Sicilia. “Stiamo cercando di rispondere nei migliori dei modi a questa situazione emergenziale. Le alte temperature e la forte crescita dei consumi di energia elettrica provocano l’impossibilità di smaltire il calore da parte dei cavi sotterranei e questo provoca dei guasti in più punti della rete. Interveniamo cercando di limitare al massimo i danni ai nostri clienti installando, in prima battuta, le power station e gruppi elettrogeni, poi procedendo velocemente con le squadra sul campo per le riparazioni”.

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