Bolletta del gas, Palermo tra le città più care - QdS

Bolletta del gas, Palermo tra le città più care

redazione

Bolletta del gas, Palermo tra le città più care

Salvatore Rocca  |
mercoledì 10 Gennaio 2024

La classifica di Assoutenti: nel capoluogo si pagano tra 1.700 e 2mila euro all’anno. Tariffe migliori al Nord Italia. Oggi la fine del mercato tutelato, il Codacons: “Bilancio sarà negativo, previsto aggravio per i cittadini”

PALERMO – Palermo è tra le città italiane più care per quanto riguarda le bollette del gas, sia a prezzo fisso che a prezzo variabile. Si tratta del dato che emerge dall’indagine su 20 città italiane realizzata da Assoutenti in vista della fine del mercato tutelato del gas, prevista per oggi mercoledì 10 gennaio. L’associazione di consumatori ha messo in paragone le migliori offerte presenti sul “Portale offerte” dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), sia per quanto riguarda i contratti a prezzo fisso che per quelli a tariffa variabile, per una famiglia che consuma 1.400 metri cubi di gas annui.

La bolletta media annua a Palermo risulta essere di 2.024 euro

In merito ai contratti a prezzo fisso, il capoluogo siciliano si piazza al terzo posto in graduatoria. Ai piedi di monte Pellegrino, infatti, la bolletta media annua risulta essere di 2.024 euro. Prima della città siciliana si posiziona Catanzaro, con una spesa media da 2.032 euro all’anno per famiglia. Il primo posto viene conquistato da Roma, con un costo da 2.045 euro annui.

La città con l’offerta migliore a prezzo bloccato risulta essere Milano. In Lombardia, infatti, una famiglia paga mediamente una bolletta da 1.816 euro all’anno, con un risparmio pari a 229 euro rispetto alla Capitale e di 208 euro rispetto a Palermo. Le altre città convenienti dello Stivale sono Trieste, Bolzano e Trento, con una bolletta media del gas di circa 1.837 euro annui.

La città di Palermo si posiziona in alto anche per quanto riguarda i contratti a prezzo variabile, determinati dall’andamento del costo dell’energia. In questa classifica, il capoluogo siciliano si colloca ancora una volta in terza posizione con 1.723 euro annui. Prima di Palermo si posizionano nuovamente Catanzaro (1.739 euro annui) e Roma (spesa media di 1.754 euro annui a famiglia).

Per trovare offerte a prezzo variabile più convenienti bisogna andare ancora una volta al Nord. Trento è la città con i contratti più vantaggiosi con una bolletta media calcolata in 1.553 euro annui a famiglia, seguita da Trieste, Bolzano e Milano con 1.554 euro circa.

La bolletta del gas sul mercato libero italiano risulta essere più alta del 14,56%

Secondo alcune stime realizzate dal Codacons che ha preso in esame i dati diffusi da Arera, la bolletta del gas sul mercato libero italiano risulta essere più alta del 14,56% rispetto a quella del mercato tutelato se si sceglie un contratto a prezzo fisso, mentre è più bassa del 2,57% se si sceglie un contratto a prezzo variabile.

Una maggiore speda media pari a 242,48 euro a famiglia

La bolletta media del gas, approfittando delle migliori offerte attualmente presenti nelle principali città italiane, si attesta a 1.905,43 euro annui a nucleo, più pesante del 14,56% rispetto alla bolletta media stimata da Arera per il 2024 per gli utenti che rimarranno nel mercato tutelato (considerato anche il ritorno dell’Iva al 10% e al 22% a partire da gennaio 2024). In base ai calcoli del Codacons, la differenza si traduce in una maggiore speda media pari a 242,48 euro a famiglia.

Relativamente ai contratti a prezzo variabile, si parla invece di una spesa media di 1.620,55 euro annui, con un risparmio del 2,57% rispetto alle tariffe del tutelato del 2024, pari a una minore spesa di 42,97 euro all’anno a famiglia. In questo caso, segnala il Codacons, il risparmio è attualmente pari a 284,88 euro a famiglia su base annua.

Codacons, il passaggio al mercato liberto una sciagura

“Il passaggio al mercato libero si conferma una sciagura per i consumatori”, commenta il presidente Carlo Rienzi. “In base alle nostre previsioni, il bilancio al termine dell’operazione sarà negativo, con un aggravio di spesa per le forniture di gas ed un generale peggioramento delle condizioni economiche praticate agli utenti”, conclude il presidente Rienzi.

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