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Bollette luce e gas, verifiche della magistratura su prezzi e contratti: le società nel mirino

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Bollette luce e gas, verifiche della magistratura su prezzi e contratti: le società nel mirino

domenica 23 Ottobre 2022

Esposto del Codacons alla Procura di Roma. L'associazione chiede un'indagine per interruzione di pubblico servizio e reputa illegittima la variazione delle tariffe

Prima l’Antitrust, adesso anche la magistratura accende i riflettori sul comportamento delle società energetiche. In questi giorni, infatti, le compagnie stanno inviando comunicazioni ai propri clienti in cui rescindono unilateralmente i contratti di fornitura.

Sono iniziative che il Codacons reputa legittime e ha così deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma chiedendo di aprire una indagine. E ipotizza possibili reati di interruzione di pubblico servizio e inadempimento di pubbliche forniture. All’Antitrust, invece, l’associazione chiede l’adozione di misure cautelari urgenti per interrompere le pratiche scorrette.

Rescissione dei contratti con i morosi, la mail delle società

Molti fornitori di energia elettrica e gas stanno inoltrando a famiglie e imprese una mail che annuncia la fine del rapporto. La causa? “Eccessiva onerosità sopravvenuta della prestazione”. In altri casi le società comunicano la variazione unilaterale delle tariffe, spiega il Codacons nell’esposto. Il contenuto di tali comunicazioni sembrerebbe in palese contrasto con il decreto Aiuti bis. La norma, infatti, prevede la sospensione fino al 30 aprile 2023 dell’efficacia delle clausole contrattuali che consentono alle società di modificare il prezzo di fornitura. Ma anche l’efficacia delle comunicazioni di preavviso.

Ma secondo il Codacons, la comunicazione sarebbe anche ingannevole. Evidenzierebbe, infatti, l’impossibilità di fornire energia elettrica al prezzo contrattualmente stabilito a causa dell’aumento del prezzo del gas naturale. E questo sarebbe in espressa contraddizione con le affermazioni diffuse nei messaggi promozionali, secondo cui l’energia elettrica venduta proverrebbe esclusivamente da fonti rinnovabili.

Non a caso proprio l’Antitrust, a seguito di segnalazione Codacons, ha avviato 4 procedimenti istruttori nei confronti di società fornitrici di elettricità e gas sul mercato libero. E ha inviato una richiesta di informazioni ad altre 25 aziende

L’esposto del Codacons

Questo modus operandi delle società energetiche potrebbe far emergere fattispecie penalmente rilevanti. Fra queste il reato di interruzione di pubblico servizio e quello di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture. Energia elettrica e gas, infatti, rientrano nei servizi di pubblica utilità intesi quali servizi che devono essere assolutamente garantiti agli utenti finali.

Per questo motivo il Codacons ha chiesto alla Procura della Repubblica di Roma di aprire una indagine penale sui comportamenti delle società del mercato libero dell’energia. E all’Antitrust ha chiesto l’adozione di misure cautelari urgenti volte a bloccare pratiche scorrette che stanno arrecando enormi danni economici agli utenti. 

Le mosse di Assoutenti

OItre al Codacons scende in campo anche Assoutenti che sta studiando una azione inibitoria per interrompere eventuali comportamenti scorretti dei fornitori a scapito dei consumatori. “La modifica unilaterale dei contratti e la rescissione degli stessi getta nel caos le famiglie e le costringe ad accettare condizioni fortemente sfavorevoli”. Lo ha spiegato il presidente Furio Truzzi.

Secondo l’associazione “è necessario bloccare subito le pratiche scorrette, e in tal senso il nostro ufficio legale sta preparando una serie di azioni inibitorie in Tribunale”. L’associazione chiederà ai giudici “di ordinare la sospensione di qualsiasi attività degli operatori tesa ad aumentare le tariffe per i contratti a prezzo bloccato ancora in corso”. Ma cercherà anche di fermare la rescissione, senza il dovuto preavviso di 6 mesi, dei contratti stipulati con i consumatori.

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