Bonus benzina 2023, come richiederlo e a chi spetta

Bonus benzina 2023, a chi spetta e come richiedere il contributo da 200 euro

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Bonus benzina 2023, a chi spetta e come richiedere il contributo da 200 euro

Redazione  |
sabato 20 Maggio 2023

Ecco tutto quello che c’è da sapere, e cosa è cambiato con il Decreto carburanti nelle scorse settimane

Verso il bis per il bonus benzina da 200 euro. Stiamo parlando del contributo deciso dal governo nel 2022 per i lavoratori del settore privato a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti e che nelle scorse settimane è stato prorogato per tutto il 2023, con alcune novità rispetto al passato.

Ecco che cosa c’è da sapere sul bonus benzina da 200 euro per il 2023.

Cosa è il bonus benzina e come funziona

Intanto, il bonus benzina è un contributo dal valore massimo di 200 euro destinato ai lavoratori del settore privato. Tra i beneficiari sono compresi anche gli studi professionali, ma non i dipendenti pubblici.

Per ottenere il bonus benzina non è necessario presentare alcuna domanda: il contributo infatti viene assegnato in automatico dalle aziende ai lavoratori, a condizione che questi ultimi siano titolari di reddito da lavoro dipendente.

Come usufruire del bonus benzina 2023

Si può usufruire del bonus benzina con due differenti modalità: tramite buoni oppure come benefit aziendali. In quest’ultimo caso, qualora sia incluso nei piani sindacali, non viene sommato al limite di non imponibilità dei benefici.

Il bonus benzina, corrisposto in busta paga, non concorre alla formazione del reddito: risulta dunque detassato. Il decreto carburanti, tuttavia, ha stabilito che il sostegno sarà soggetto agli oneri.

Le novità del bonus benzina nel 2023

Tra le altre novità introdotte dal Decreto carburanti a marzo, inoltre, si segnala quella relativa alla cessione del bonus benzina: questo infatti potrà avvenire a qualsiasi titolo e non solo gratuitamente.

Il Decreto carburanti che ha introdotto le novità sul bonus benzina, approvato a marzo, contiene anche alcuni interventi sul settore. La legge ha confermato l’obbligo di esporre i prezzi medi di riferimento accanto a quelli praticati, calcolati dal ministero delle Imprese e del Made In Italy sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti.

In caso di violazione degli obblighi di esposizione o aggiornamento settimanale dei prezzi, il decreto prevede multe comprese tra i 200 e i 2mila euro. Inoltre è prevista anche una griglia di giornate di sospensione dell’attività.

Infine, per facilitare la consultazione dei prezzi da parte degli automobilisti, è stata prevista anche la realizzazione di una app ad hoc. Sarà creata grazie a uno stanziamento di denaro pubblico, previsto in 500mila euro per il 2023 e 100mila per il 2024.

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