Bonus idrico 2023 e bonus sociale acqua: come ottenerli - GUIDA

Bonus sociale idrico 2023, risparmio acqua: cos’è, a chi spetta e come ottenerlo

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Bonus sociale idrico 2023, risparmio acqua: cos’è, a chi spetta e come ottenerlo

Redazione  |
giovedì 14 Settembre 2023

I bonus acqua messi a disposizione per le famiglie con ISEE basso nel 2023.

Bonus idrico 2023: ecco le opzioni di risparmio nelle bollette di acqua o per l’acquisto di strumenti per depurare le acque e renderle potabili.

Bonus idrico 2023, come funziona e come richiederlo

Il Bonus risparmio idrico è stato un bonus di 1.000 euro destinato alle persone fisiche, residenti in Italia, per la sostituzioni di sanitari, rubinetti, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. Tutto senza senza limiti di ISEE. La piattaforma web del MASE è stata disattivata: il Ministero ha informato che non saranno prese in considerazione le istanze pervenute oltre il 21/07/2023.

Attualmente, invece, è disponibile una misura diversa che porta un nome simile. Si tratta del Bonus Sociale Acqua o del bonus sociale idrico, attivo anche nel 2023. Secondo l’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), è uno sconto applicato in bolletta per le famiglie con ISEE basso che “garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante/giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica dell’utente”. A differenza del bonus luce e gas, non prevede un importo uguale per tutti gli utenti ma uno sconto variabile in base alle tariffe del proprio gestore idrico.

Il Bonus sociale idrico non va richiesto ma è applicato direttamente dal gestore idrico per le famiglie circa due mesi dopo la verifica dei requisiti e dell’ISEE rilasciato dall’Inps. Spetta a famiglie con ISEE inferiore a 9.530 euro, a nuclei familiari con almeno 4 figli a carico e ISEE inferiore a 20mila euro o ai titolari di Reddito e Pensione di cittadinanza.

Bonus acqua potabile

Rimane attivo nel 2023 anche il bonus acqua potabile. Si tratta di “un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:

  • filtraggio
  • mineralizzazione
  • raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
  • finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”.

L’importo massimo è di 1.000 euro per immobile, per le persone fisiche, e di 5.000 euro per immobili a uso commerciale o istituzionale. La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus idrico al 2023.

Per richiederlo bisogna comunicare all’Agenzia delle Entrate l’ammontare delle spese agevolabili, documentato da fattura elettronica o documento commerciale, tra l’1 e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo.

Opzioni integrative

Oltre al Bonus Sociale Idrico 2023 introdotto dal Governo nazionale, alcune Regioni e Comuni hanno comunicato l’introduzione di un Bonus Idrico Integrativo a sostegno delle famiglie in situazione di disagio economico. Alcuni esempi sono i bonus integrativi di Emilia Romagna, Firenze e Roma.

Immagine di repertorio

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