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Bonus Mezzogiorno 2023, domande al via dall’8 giugno: cos’è e come richiederlo

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Bonus Mezzogiorno 2023, domande al via dall’8 giugno: cos’è e come richiederlo

Salvatore Rocca  |
domenica 04 Giugno 2023

Al via la presentazione delle domande per richiedere il Bonus Mezzogiorno 2023. Ecco i soggetti interessati e come ottenere il beneficio.

Potranno essere inviate a partire da giovedì 8 giugno 2023 le domande per richiedere il Bonus Mezzogiorno – il cui nome completo è Bonus Investimenti Sud 2023 – che permette alle imprese del Meridione d’Italia di accedere ad agevolazioni fiscali per l’acquisto di nuovi beni strumentali.

Lo ha annunciato l’Agenzia delle Entrate, ricordando che i termini per la presentazione delle domande resteranno aperti fino al 31 dicembre 2023.

Dalla stessa data dell’8 giugno 2023, inoltre, sarà possibile accedere al credito di imposta per gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e nelle Zone Logistiche Semplificate (ZLS).

Bonus Mezzogiorno 2023, a chi spetta

L’agevolazione del Bonus Mezzogiorno è stata prorogata dall’ultima Legge di Bilancio varata dal Governo. La precedente Manovra del 2016 aveva infatti istituito un credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali per le strutture produttive.

A poter fare richiesta del bonus sono tutte quelle imprese che acquistano, anche attraverso contratti di locazione finanziaria, macchinari e attrezzature destinate a strutture produttive nel territorio delle Regioni di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite dalla Regione Abruzzo. Anche quelle aziende che operano nelle ZES e nelle ZLS potranno avere accesso a delle agevolazioni.

Bonus Mezzogiorno 2023, come fare domanda

La comunicazione delle spese sostenute nel corso dell’anno dovrà esse trasmessa tramite il software “CIM23” che verrà messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a partire dall’8 giugno 2023. Le domande potranno essere inviate dagli stessi beneficiari o da un altro soggetto incaricato.

Dopo l’invio della domanda, l’Agenzia delle Entrate provvederà a verificare la richiesta ricevuta. In seguito, sarà la stessa Agenzia a inviare alle imprese l’autorizzazione per accedere al credito di imposta.

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