Bonus mutuo, contributo fino a 760 euro per chi lo paga

Bonus mutuo, contributo fino a 760 euro per chi lo paga

Daniele D'Alessandro

Bonus mutuo, contributo fino a 760 euro per chi lo paga

Redazione  |
mercoledì 13 Marzo 2024

Ecco quali sono i requisiti per ottenere il bonus fino a 760 euro in favore di chi paga il mutuo di casa: tutto quello che c'è da sapere

Il governo ha previsto per il 2024 un bonus fino a 760 euro per chi paga il mutuo. Tale somma si può ricevere come rimborso nel caso si sostenga l’onere di un mutuo acceso per acquistare la casa in cui si vive e si dimora. Vediamo in quali casi spetta il bonus in questione, visto che non è riconosciuti a tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto di mutuo e che quest’ultimo deve avere determinate caratteristiche.

Bonus mutuo, a chi spetta

Il bonus per chi paga il mutuo è legato alle detrazioni fiscali. La normativa, infatti, prevede detrazioni sugli interessi del mutuo ipotecario sottoscritto per l’acquisto della casa di abitazione. Vediamo cosa significa, i limiti previsti e chi può beneficiarne. Condizione necessaria per avere un rimborso Irpef fino a 760 euro è che il mutuo sia garantito da una ipoteca immobiliare (mutuo ipotecario) e sottoscritto non più di 12 mesi prima dell’acquisto dell’immobile posto a garanzia. Si può, quindi, comprare prima l’immobile ed entro 12 mesi stipulare il relativo contratto di mutuo o, al contrario, stipulare il contratto di mutuo acquistando l’immobile nei 12 mesi che seguono. Un’altra condizione essenziale per avere diritto al bonus è che entro 12 mesi dall’acquisto l’acquirente destini l’immobile ad abitazione principale per sé stesso o per i suoi familiari. Senza questa destinazione il beneficio non è riconosciuto.

Gli interessi passivi: cosa sono

Possono essere portati in detrazione, come detto sopra, gli interessi passivi del mutuo. Cosa sono? Quando si parla di interessi passivi del mutuo si parla degli interessi che il mutuatario deve alla banca in cambio della concessione del denaro. In altre parole si tratta del costo che si sostiene per utilizzare i soldi ricevuti. La parte di interessi che può essere portata in detrazione è rappresentata da quella corrisposta annualmente alla banca con il pagamento delle rate. Questa quota di interessi, in ogni caso, può essere portata in detrazione solo nel limite massimo annuo di 4.000 euro, somma che da diritto al bonus massimo di 760 euro (ovviamente se l’importo degli interessi passivi versati è minore di 4.000 euro, anche l’importo della detrazione spettante è più basso). Una cosa che forse non tutti sanno è che la detrazione degli interessi passivi è proporzionale al costo sostenuto per l’acquisto dell’immobile. Se il mutuo ha un importo superiore a quello sostenuto per l’acquisto dell’abitazione, il beneficio si limita all’ammontare della somma spesa per l’acquisto (che è consultabile sull’atto di acquisto o rogito).

Come si conserva e quando si perde il bonus?

La normativa prevede che la detrazione sugli interessi passivi dei mutui spetti a colui che è proprietario dell’immobile, titolare del contratto di mutuo e residente nell’abitazione. Se si cambia la residenza dopo aver iniziato a fruire della detrazione, quest’ultima viene meno a meno che:

  • la residenza non sia stata spostata per motivi di lavoro o per ricovero e che l’immobile non sia stato affittato;
  • che si sposti la residenza per lasciare nell’abitazione un familiare (un figlio o il coniuge) che apparteneva al nucleo familiare.

Si tratta di precisazioni importanti perché, ad esempio, il genitore separato e non più residente nell’immobile che il nucleo familiare aveva adibito ad abitazione principale, anche in mancanza della residenza nell’immobile, può continuare a fruire della detrazione per gli interessi passivi del mutuo in quanto nell’abitazione ha mantenuto la residenza qualche familiare.

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