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Brasile, in cerca di cibo tra le carcasse di animali, foto shock

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Brasile, in cerca di cibo tra le carcasse di animali, foto shock

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domenica 03 Ottobre 2021

Ieri a Rio ancora una volta migliaia di persone hanno sfilato per protestare contro il governo, a cui viene addossata la colpa della situazione disastrosa in cui versa il Brasile

Una serie di foto-shock di brasiliani ridotti alla fame che frugano fra carcasse e scarti di macelleria ammucchiati, alla ricerca di qualcosa da mangiare, sta diventando un simbolo delle condizioni sociali estreme in cui versa il popoloso Brasile travolto dalla pandemia di Covid-19.

Le immagini, che mostrano un uomo
accosciato nel container di un camion su una montagna di resti animali – ossa,
scarti e interiora, raccolti nei supermercati e destinati alle fabbriche di
cibo per animali e di sapone -, sono state scattate a Rio de Janeiro dal
fotogiornalista Domingos Peixoto, già vincitore di diversi premi.

“Ci sono dei giorni che
vorrei piangere”, ha confidato José Divino Santos, il guidatore del
camion, a Peixoto e al cronista Rafael Nascimento de Souza del giornale Extra.
Quest’ultimo ha lanciato il servizio fotografico con un titolo in caratteri
cubitali: “Brasile 2021: il dolore della fame”, che ha creato shock
in tutto il Paese.

 “In passato la gente veniva da me per
chiedere se potevo dare un osso per il cane. Oggi le persone mi implorano di
prendersi qualcosa da mangiare”, dice Santos, citato dal Guardian.

Una rovistatrice, la 51/enne
Denise, ha confessato di aver bisogno di qualcosa da dare da mangiare ai suoi
cinque figli, dopo aver perso il suo compagno. “E’ passato non sapete
quanto da quando ho visto un pezzo di carne. E’ da prima della pandemia. Sono
veramente grata per questo”, aggiunge la donna con alcune frattaglie in
mano.

In Brasile, dove il Covid-19, a
lungo sottovalutato dal presidente Jair Bolsonaro, ha fatto oltre 600.000
morti, si stima che almeno 19.000 persone siano ridotte alla fame o quasi.

 Ieri a Rio ancora una volta migliaia di
persone hanno sfilato per protestare contro il governo, a cui viene addossata
la colpa della situazione disastrosa in cui versa il Brasile.

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