Truffa sul reddito di cittadinanza a Caltanissetta

Caltanissetta, truffa sul reddito di cittadinanza: soldi in cambio di falsi acquisti

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Caltanissetta, truffa sul reddito di cittadinanza: soldi in cambio di falsi acquisti

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mercoledì 13 Luglio 2022

Secondo l’analisi quantitativa effettuata dalla polizia giudiziaria, le presunte transazioni fittizie, nell’arco di soli tre mesi, sarebbero state pari a 125.740 euro

A seguito di complessa e articolata attività d’indagine, convenzionalmente denominata “Operazione Cash Point”, diretta dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, la Digos della Questura di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta con la quale è stata applicata nei confronti di quattro titolari di esercizi commerciali siti in territorio nisseno la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale.

Ai quattro commercianti sono contestati numerosi episodi di truffa aggravata commessa ai danni dell’INPS in concorso materiale e morale con oltre cento soggetti, cittadini italiani e extracomunitari, tutti percettori del sussidio economico del Reddito di Cittadinanza.

Operazioni di pagamento simulate, convertite in denaro le somme erogate dall’Inps

Nell’ordinanza viene contestato che i percettori del Reddito di Cittadinanza, attualmente indagati, dopo aver ricevuto l’accredito del sussidio sulla propria carta, si sarebbero recati presso i compiacenti esercizi commerciali i quali, attraverso operazioni di acquisto di beni, ritenute meramente simulate, avrebbero consentito ai predetti, in contrasto con la normativa vigente, di convertire in denaro gran parte della somma erogata dall’INPS, a fronte del trattenimento di una percentuale della stessa.

Secondo l’analisi quantitativa effettuata dalla polizia giudiziaria, le presunte transazioni fittizie, nell’arco di soli tre mesi, sarebbero state pari a 125.740,00 euro.

Le indagini

L’attività investigativa avviata nel mese di giugno 2021, oltre alle tradizionali tecniche di investigazione di osservazione e pedinamento, si è svolta anche mediante l’ausilio di attività tecnica di videoregistrazione presso gli esercizi commerciali oggetto di indagine e contestualmente mediante accertamenti presso uffici competenti (Inps, Uffici Postali e Istituti Bancari) volti a riscontrare le movimentazioni economiche dei titolari degli esercizi commerciali e dei soggetti percettori del reddito di cittadinanza.

Grande rilievo per le indagini ha avuto l’analisi dei dati presenti negli estratti dei conti correnti utilizzati dagli esercenti e delle immagini registrate nel corso di attività tecnica.

I percettori di reddito entravano nei negozi ma uscivano con banconote e carte di credito

In particolare, sono state registrate immagini dei percettori del sussidio che, nelle giornate di accredito e in quelle immediatamente successive, sembravano uscire dagli esercizi commerciali, senza, apparentemente, aver effettuato alcun acquisto e, in taluni casi, con banconote o carte di pagamento elettronico tra le mani.

Nel corso delle perquisizioni eseguite all’interno dei negozi sono state sequestrate carte di reddito di cittadinanza appartenenti a vari soggetti. Su quanto rinvenuto verranno svolti ulteriori accertamenti.

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