Caltanissetta, petizione popolare per un costo dell’acqua più equo - QdS

Caltanissetta, petizione popolare per un costo dell’acqua più equo

Annalisa Giunta

Caltanissetta, petizione popolare per un costo dell’acqua più equo

sabato 20 Aprile 2024

I movimenti per i beni comuni hanno promosso una raccolta firme da sottoporre al presidente della Regione, Schifani. Secondo i promotori, una famiglia nissena spende in media 722 euro per 192 mc

CALTANISSETTA – Un costo dell’acqua più equo e adeguato, questa la richiesta che si vuole presentare al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani grazie alla petizione popolare “Basta caro acqua in provincia di Caltanissetta”.

Una raccolta firme promossa dal Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni Sicilia e sostenuta tra gli altri anche dal consigliere comunale Giuseppe Firrone che spiegano come la Legge regionale n.19/2015, tuttora vigente sancisca come principio cardine (art.1) che “l’acqua è un bene comune e pubblico non assoggettabile a ragioni di mercato… la cui gestione è realizzata senza finalità lucrative”.

La spesa media per le famiglie nissene è di 722 euro per 192 mc

Secondo il Forum infatti la spesa media di una famiglia della provincia nissena si aggirerebbe intorno ai 722 euro per 192 mc di acqua potabile. Una spesa gravosa per le famiglie. L’intento è quello di chiedere al presidente della Regione di rendere esecutiva la sentenza del Tar di Palermo che sancisce che sono illegittime le delibere di giunta regionale con le quali vengono determinate le tariffazioni applicate da Siciliacque spa a livello regionale. Queste tariffazioni penalizza i cittadini dei territori con carenti risorse idriche, come la provincia di Caltanissetta, e li costringe pagare 0,69 cent per ogni mc di acqua all’ingrosso.

I cittadini dei Comuni della provincia di Caltanissetta – sostengono i promotori della petizione – hanno pagato nel tempo, dal 2006 quando la gestione del Sistema Idrico Integrato è stata affidata a Caltaqua – Acque di Caltanissetta Spa, costi progressivamente e pesantemente sempre più elevati per l’acqua consumata, sia nella componente variabile che soprattutto nella componente fissa passata da 60 euro l’anno a 97,42 euro l’anno, oltre Iva, nel periodo dal 2008 al 2019, e di conseguenza a danno principalmente delle “bollette” con meno consumi di acqua nelle quali per regolamento la quota fissa non può superare il 20% dell’intero ammontare in fattura.

Una situazione che sembra non migliorare

A sostegno dell’iniziativa, sposata anche da tutti i sindaci della Provincia, i promotori hanno anche presentato un decalogo per motivare i cittadini alla firma: l’acqua è un bene limitato, essenziale e fondamentale per la vita dell’uomo, la cui gestione deve essere realizzata senza finalità di lucro; il costo dell’acqua nella provincia di Caltanissetta è uno dei più elevati in Italia, e non mi piace avere questo non invidiabile primato; il costo dell’acqua praticato dal gestore idrico di sovrambito Siciliacque Spa a livello regionale è troppo alto, 0,69 euro al metro cubo è il doppio della media che gli altri cittadini in Italia pagano al loro gestore regionale; sono illegittime le delibere di Giunta regionale con le quali vengono determinate le tariffazioni applicate da Siciliacque a livello regionale; voglio dimostrare che sono un cittadino informato e non disinteressato a chi e come gestisce un servizio pubblico essenziale per la vita delle nostre comunità come quello dell’acqua, dei rifiuti, della sanità, della scuola; l’impegno della Giunta regionale deve essere indirizzato alla riduzione della dispersione idrica che in Sicilia supera il 50% dell’acqua immessa negli acquedotti non solo ad aumentare il costo della “materia prima” acqua per compensare il costo di quella che va persa; firmo perchè la gestione del servizio idrico integrato a livello regionale e provinciale sia efficiente, efficace, economico, trasparente, equitario e solidale; sono cosciente che la siccità e la mancanza di acqua è un dato di fatto con il quale avremo sempre più a che fare con il nostro futuro e non ci possiamo permettere gli sprechi che determinano e determineranno costi sempre più elevati; fimo affinchè la tariffa idrica della famiglia della provincia nissena sia equa e sostenibile e possa prevedere una quota fissa ridotta per i consumi minimi; non è la solita inutile petizione online e coscientemente, consapevolmente ed in maniera cartacea dimostro la volontà di metterci “la firma” e la “faccia”.

Per sostenere la petizione popolare i cittadini potranno recarsi all’Urp del Comune dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e il lunedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30.

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