Camera di Commercio Messina per lo sviluppo eco-economico - QdS

Camera di Commercio Messina per lo sviluppo eco-economico

Lina Bruno

Camera di Commercio Messina per lo sviluppo eco-economico

sabato 29 Maggio 2021

L’Ente ha collaborato con Città Metropolitana, Cciaa di Reggio Calabria e Comune di Milazzo per elaborare due diverse proposte progettuali che il Mit ha già accolto. In ballo dieci milioni di euro

MESSINA – La progettualità della Camera di Commercio porta sul territorio circa dieci milioni di euro per promozione turistica e sviluppo economico.

L’Ente nei mesi scorsi ha lavorato con la Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Reggio Calabria e il Comune di Milazzo per elaborare due diverse proposte che il Mit ha accolto nell’ambito del Programma di Azione e Coesione complementare al Pon Infrastrutture e Reti 2014-2020; una collaborazione tra soggetti pubblici che ha prodotto i suoi effetti. Adesso partiranno le procedure per attivare gli investimenti e concretizzare i progetti dalle suggestive denominazioni RideOnStrait (Cavalcare lo Stretto) e Porta del mare.

Per il primo è previsto il finanziamento di un milione 442 mila euro e partner dell’Ente camerale che è capofila sono la Città metropolitana di Messina e la Camera di Commercio di Reggio Calabria. L’obiettivo è promuovere la diffusione di un modello di mobilità ispirato al paradigma “Mobility as a Service” per l’erogazione dei servizi turistici e di mobilità sostenibili, accessibili on-demand e in forma personalizzata per l’utente, attuando un sistema informativo territoriale unico con lo sviluppo di una piattaforma tecnologica integrata multi-operatore e multiregionale, denominata appunto RideOnStrait, che consentirà di pianificare, prenotare e pagare con un biglietto unico integrato ed elettronico i viaggi e le visite ai siti turistici in tempo reale e di disporre di una rete integrata di servizi accessori.

“La piattaforma – precisa il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina – rappresenta uno strumento privilegiato per migliorare l’accessibilità dell’offerta turistica e di trasporto del territorio e per incrementare il numero di visite dei poli attrattori e migliorare i tempi di percorrenza dalle porte di accesso regionali, quali porti, aeroporti e stazioni ferroviarie, ai siti turistici”.

La piattaforma si pone, dunque, come un one-stop-shop per tutti i servizi di mobilità e turistici, come sottolinea Paola Sabella, segretaria generale dell’Ente, e contribuirà alla realizzazione di un bacino territoriale unico per l’area integrata dello Stretto e a implementare un processo di informatizzazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di informazione e accoglienza.

La Camera di Commercio, attraverso l’attivazione di un acceleratore d’impresa sull’economia circolare seguirà anche Porta del mare, che ha ottenuto un finanziamento di quasi otto milioni di euro e del quale ha curato l’intera progettazione. In questo caso l’Ente è stato da supporto al Comune di Milazzo che cercava strumenti per dare una nuova vita ai Molini Lo Presti, uno degli immobili di pregio della città mamertina, nel cuore del porto, con la creazione di un Polo multifunzionale. La Porta del Mare fornirà servizi innovativi ai turisti crocieristi ed in transito verso le Isole Eolie. Un progetto complessivo di 18 milioni di euro di cui dieci milioni messi a disposizione da imprese private che già hanno manifestato interesse.

Per la prima volta, quindi, si apre la strada ad un intervento di recupero e rifunzionalizzazione di questo bene strategico per lo sviluppo della città grazie a una sinergia tra pubblico e privato che sarà agevolata dall’inserimento di Milazzo nelle Zone economiche speciali, che consentono agli imprenditori che vi investono di ottenere importanti benefici economici.

Soddisfatto l’ex sindaco Giovanni Formica, che ha puntato su questo progetto seguendo l’iter fino alla presentazione. Formica ricorda anche il ruolo avuto da Nino Nastasi, sindaco di Milazzo dal 2000 al 2005 che “per primo, ebbe l’intuizione che quel fabbricato dovesse restare in mano pubblica e lo fece acquistare dal Comune sottraendolo alle mire speculative di quegli anni”.

I nuovi spazi comprenderanno una combinazione di destinazioni d’uso pubblico-private. Da una parte il Museo del mare dove custodire il patrimonio storico, archeologico ed etnografico della città e le infrastrutture per i trasporti e dall’altra hotel, ristoranti bar, negozi e una sala per conferenze e meeting.

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