Canoni irrigui ingiusti, Consorzio bonifica Trapani 1 va al tappeto - QdS

Canoni irrigui ingiusti, Consorzio bonifica Trapani 1 va al tappeto

Vincenza Grimaudo

Canoni irrigui ingiusti, Consorzio bonifica Trapani 1 va al tappeto

giovedì 17 Ottobre 2019

Annullate le contestate fatture, l’Ente condannato anche a pagare le spese legali. Accolto in appello il ricorso di due agricoltori: gli aumenti sono stati ritenuti illegittimi

TRAPANI – Ennesima vittoria per l’associazione di Consumatori Codici con gli avvocati Filippo Spanò e Vito Callotta i quali, dopo aver avuto accolto dalla Commissione Tributaria Provinciale un ricorso proposto contro il Comune di Trapani in materia di Tari (tassa sui rifiuti) ridotta del 40%, riescono ad ottenere anche in appello l’annullamento delle pretese impositive del Consorzio di Bonifica Trapani 1 per l’anno di imposta 2015.

Si tratta dell’organismo, controllato dalla Regione siciliana, che gestisce l’erogazione idrica per le campagne dell’intera provincia trapanese. Da tempo, ormai, diversi agricoltori del territorio trapanese si erano rivolti ai legali dell’associazione Codici per verificare la legittimità degli aumenti dei canoni irrigui imposti dal Consorzio.

“Dopo aver ottenuto in primo grado numerose sentenze favorevoli – si legge in una nota di Codici Trapani – in appello, la competente Commissione Tributaria provinciale di Palermo, finalmente, è intervenuta a favore di due agricoltori annullando le contestate fatture, le cui istanze in primo grado erano state rigettate, accogliendo le richieste dei legali e condannando il Consorzio di Bonifica al pagamento delle spese processuali. Tuttavia il Consorzio, nonostante la notifica delle sentenze di condanna, ad oggi, non ha provveduto al pagamento spontaneo delle spese legali. Circostanza, questa, che costringerà i consorziati ad intraprendere, tramite il proprio staff legale, dei giudizi di ottemperanza al fine di ottenere l’esecuzione delle sentenze con ulteriore aggravio di costi. Ci sarebbe da chiedersi, a questo punto, su chi graveranno le dette ulteriori spese data la conclamata crisi finanziaria dell’Ente per la cui copertura si è sempre fatto affidamento sulla Regione Sicilia?”.

Per il Consorzio di bonifica trapanese è l’ennesima tegola dal momento che, come tutti gli altri organismi delle altre province siciliane, sta attraversando un periodo di lunga crisi in attesa di una riforma del settore da parte della Regione siciliana.

Anche nel trapanese si lotta ogni giorno con una carenza di risorse che non permette un servizio regolare e soprattutto idoneo. Tutto ciò fa salire il malcontento di imprese ed anche di singoli agricoltori che oltre al danno di non avere un servizio decente devono anche affrontare aumenti di costi spesso ingiustificati.

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