Carabiniere ucciso, scontro su indagato bendato - QdS

Carabiniere ucciso, scontro su indagato bendato

redazione

Carabiniere ucciso, scontro su indagato bendato

lunedì 29 Luglio 2019

Salvini e Meloni contro tutti, presa di distanze non solo da Arma e Procura ma anche da Conte, "Italia Stato di diritto, no a reazioni emotive". Washington Post e Los Angeles Times "atto illegale"

La foto del cittadino americano – e non nordafricano come era stato detto all’inizio – bendato e ammanettato nella caserma dei Carabinieri, ha scatenato inevitabilmente, dopo la recente sentenza sul caso Cucchi, un nuovo caso politico tra chi non accetta certi metodi da repubblica sudamericana o, peggio, da regime totalitario, e chi, invece, sembra ritenerli normali.

L’immagine del giovane bendato e ammanettato è rimbalzata anche sulle testate statunitensi, dal Washington Post al Los Angeles Times che, citando le autorità italiane, hanno parlato di “atto illegale”.

Secondo indiscrezioni sarebbe rimasto bendato e ammanettato soltanto per pochi minuti il ragazzo americano fermato per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ma il capo della Lega Nord e ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva utilizzato quella foto per pubblicare un tweet in cui – ribadendo il suo auspicio alla condanna dei colpevoli dell’assassinio del Carabiniere a “lavori forzati” non previsti dai nostri codici, ha scritto: “Ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. Punto”.

Come dire, le garanzie di uno Stato di diritto non esistono.

La medesima tesi di Giorgia Meloni che ha voluto contrapporre il “carabiniere barbaramente ammazzato” al “carnefice balordo drogato americano”.

Un balordo, com’era considerato Stefano Cucchi, che secondo la famiglia – e le confessioni di un Carabiniere nel processo ancora in corso – sarebbe stato barbaramente picchiato fino alla morte in una caserma.

E otto Carabinieri sono sotto processo perché si ritiene che abbiano ordito un depistaggio sul fatto.

“E’ una foto terribile – ha commentato Ilaria Cucchi riguardo all’immagine del giovane americano bendato e ammanettato – certe cose non devono accadere al di là delle accuse, della nazionalità della pelle del fermato e del colore della sua pelle. Spero che la magistratura faccia chiarezza anche su questo in una vicenda tragica e in cui il mio pensiero va ai familiari del vicebrigadiere ucciso”.

La sparata di Salvini ripresa dalla Meloni ha registrato – dopo l’ovvia presa di distanza del Comando generale dell’Arma, che ha subito trasferito chi ha bendato il giovane, e della Procura che ha sottolineato come all’interrogatorio i due indagati fossero stati portati “liberi nella persona, senza bende o manette” – la reazione di diversi esponenti del Pd che hanno sottolineato appunto il grave vulnus “allo stato di diritto”.

L’ex presidente del Senato e procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ha ricordato come, durante l’interrogatorio di Bernardo Provenzano gli avesse offerto dell’acqua.
“Orrore per l’uso che sta facendo della foto il manette il partito del ministro dell’Interno” è stato espresso dal presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci.

Luigi Di Maio all’inizio ha provato a fare, come al solito, il pesce in barile, scrivendo su Facebook che quanto accaduto al vice brigadiere Mario Cerciello Rega “lascia ancora senza pace” e cambiando discorso con la proposta di “equiparare il trattamento delle vittime del dovere a quello delle vittime del terrorismo” ricordando come esista già “una legge del M5S depositata dal nostro senatore Gianmarco Corbetta”.

E sul caso sono intervenuti anche molti esponenti della società civile, come il presidente della camera penale di Roma, Cesare Placanica, che si è chiesto: “Cosa ci fa una benda in una stazione dei Carabinieri? Sono cose da far west”.

Soltanto alla fine della giornata il premier Giuseppe Conte non ha potuto più fare a meno di rispondere, a rischio di rompere l’ormai fragilissimo equilibrio di governo con Salvini.

“Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici” ha scritto, affidando a Facebook il suo pensiero sulla foto dell’accusato bendato e in manette.

“L’Italia è uno Stato di diritto” ha aggiunto, come a voler spazzar via ogni dubbio.

E ha concluso con una stoccata a Salvini e alla Meloni: “Evitiamo di cavalcare l’onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l’ergastolo”.

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