Caro voli, il progetto di una nuova compagnia aerea in Sicilia

Caro voli, l’idea di una nuova compagnia aerea

Accursio Sabella

Caro voli, l’idea di una nuova compagnia aerea

Redazione  |
martedì 14 Febbraio 2023

Convocata una conferenza stampa del presidente Schifani, che sotto Natale aveva auspicato la nascita di un nuovo vettore che faccia concorrenza a Ita e Ryanair.

Una nuova compagnia aerea potrebbe presto atterrare in Sicilia. È una delle idee che da molti anni affiora periodicamente tra i progetti dei Governi regionali. Adesso, complice l’impennata dei prezzi dei biglietti aerei per l’Isola, soprattutto nei periodi vicini alle feste, quell’idea potrebbe tornare d’attualità e magari essere rilanciata domani, quando il presidente della Regione Schifani incontrerà la stampa per annunciare alcuni interventi contro il caro voli.

Ci risiamo, l’impennata dei costi a Natale e il caso Pasqua

Perché ci risiamo: il costo dei biglietti nei giorni vicini a Pasqua sono di nuovo schizzati in alto. Era già successo sotto Natale, con le proteste di tanti siciliani, in qualche caso costretti a trascorrere le feste lontani dalle famiglie per non farsi dissanguare dai costi imposti dalle compagnie aeree.

Un “caso” che aveva infiammato anche l’opinione pubblica e aveva spinto esponenti politici di ogni colore a prese di posizione forti. Dopo le feste, però, come era tristemente prevedibile, il tema dei collegamenti aerei con la Sicilia è tornato sullo sfondo, fino agli ultimi giorni.

Come detto, però, con l’approssimarsi delle festività pasquali, i prezzi tornano a salire. Solo per fare qualche esempio, infatti, se da Milano Linate si vuole raggiungere il Falcone Borsellino di Palermo venerdì 7 aprile, ovvero 2 giorni prima della Pasqua (che quest’anno cade il 9 aprile), bisogna mettere in conto una spesa di quasi 200 euro solo per l’andata in classe economy.

Il costo può addirittura raggiungere i 260 euro se si sceglie di partire giovedì 6 alle 8 del mattino o alle 19 della sera. Chi decide di tornare il martedì dopo la Pasquetta, cioè l’11 aprile, deve acquistare un biglietto di ritorno che in media, ma è variabile in base all’orario della partenza, supera la somma di 200 euro. Significa che un viaggio di andata e ritorno da Milano a Palermo, durante i giorni di Pasqua, può sfiorare la cifra di 500 euro a persona. Non va meglio scegliendo altri aeroporti.

Il duopolio da spezzare

A Natale, si diceva, ecco le polemiche e le forti prese di posizione. A cominciare da quella del presidente della Regione Renato Schifani, che ha puntato il dito contro il “duopolio” di Ryanair e Ita.

“Più vettori esistono sulla tratta e più c’è concorrenza e il prezzo si abbassa”, aveva detto il presidente siciliano Schifani. “Non posso esimermi dal manifestare un plauso all’Antitrust che ha acceso un faro su quello che noi abbiamo sempre denunciato. L’ha denunciato Codacons, così come la presidenza della Regione”. E il governatore, in quegli ultimi giorni del 2022.

Per Schifani l’ipotesi di “un’operazione illegittima” da parte di una società pubblica “è un fatto da attenzionare”. “Noi siamo lavorando in silenzio com’è giusto che sia perché il numero dei vettori sulle tratte strategiche” possa essere incrementato per vedere “cessare questo duopolio, che poi è un monopolio, ma che possano vedere l’ingresso di qualche altro vettore”. Un’idea che non è nemmeno nuovissima e che era tornata alla ribalta più volte, quando i Governi precedenti avevano pensato di inaugurare una compagnia aerea che facesse capo all’Ast, l’azienda partecipata dei trasporti siciliani. E anche nelle scorse settimane qualcuno si era già fatto avanti.

La conferenza e il progetto della nuova compagnia aerea in Sicilia

L’arrivo di un nuovo vettore in Sicilia che faccia concorrenza alle altre compagnie potrebbe spiegare la presenza, domani – assieme al governatore e all’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Alessandro Aricò – nella conferenza stampa annunciata da Schifani, del sindaco di Palermo e della città metropolitana, Roberto Lagalla. Comune e città metropolitana, infatti, col 53% detengono la maggioranza delle quote di Gesap, l’azienda che gestisce l’aeroporto di Palermo. Dove, prima o poi, potrebbe atterrare una nuova compagnia pubblica. L’antidoto al caro voli.

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