Castellammare Golfo, al via progetto impianto depurazione - QdS

Castellammare Golfo, al via progetto impianto depurazione

Vincenza Grimaudo

Castellammare Golfo, al via progetto impianto depurazione

sabato 13 Marzo 2021

Opera finanziata con 18,3 milioni di euro: consentirà l’uscita dalla procedura d’infrazione 2009/2034 aperta nei confronti dell’Italia per il mancato trattamento delle acque reflue in aree sensibili

CASTELLAMMARE DEL GOLFO (TP) – Castellammare del Golfo prova a voltare pagina. È stata posta la prima pietra verso l’adeguamento al sistema di smaltimento delle acque fognarie, per cui la città è in procedura d’infrazione già dal 2009 per il mancato trattamento delle acque reflue in aree sensibili, già in sentenza di condanna. Qualche giorno fa la firma in calce al contratto tra il Comune, la struttura commissariale per l’attuazione degli interventi in Sicilia degli impianti di depurazione e le società che dovranno realizzare il progetto esecutivo del nuovo depuratore, vale a dire “Hydro Engineering”, “Etatec” e “Geodata”.

Una giornata davvero storica se si considera che Castellammare del Golfo, nonostante la sua vocazione turistica, non ha mai avuto un impianto depurativo davvero efficiente. Potrebbe apparire una contraddizione in termini ma nel territorio siciliano, purtroppo, questi paradossi non mancano mai. L’investimento è di quelli faraonici: in tutto 23,5 milioni di euro che comprende la realizzazione ex novo del depuratore e il collegamento e realizzazione della rete fognaria al borgo di Scopello. “C’è stata una grande sinergia – ha detto la responsabile del procedimento Rosanna Grado, che si occuperà di seguire tutto l’iter che porterà al varo della progettazione esecutiva -, ciascuno nei propri ruoli, tra il Comune a la struttura commissariale per arrivare a questo risultato con l’obiettivo della realizzazione dell’intervento. Sinergia che si è espressa in una grandissima collaborazione con gli uffici comunali che si sono messi a totale disposizione perché, ricordiamo, che interventi del genere non possono essere fatti senza il coinvolgimento dei tecnici locali che conoscono da vicino il territorio”.

“E un’opera – ha aggiunto il sub-commissario Riccardo Costanza, delegato per l’attuazione degli interventi in Sicilia dal Commissario Straordinario Unico Maurizio Giugni – che consegniamo alle future generazioni e che rende sostenibile il nostro modo di antropizzare il territorio. Penso che sia la testimonianza della volontà di rivedere questi modelli di sviluppo e renderli compatibili, tutelando le peculiarità del nostro territorio e la sua biodiversità”.

Il procedimento è curato da Sogesid Spa, quale società di supporto tecnico alla Struttura Commissariale, con il responsabile del procedimento Rosanna Grado e il direttore dell’esecuzione del contratto Francesco Morga. Il nuovo impianto di depurazione si andrà a collegare ai collettori di “via Medici” e della zona “Cerri”, allaccio necessario al convogliamento dei reflui. Il commissario unico si è all’epoca insediato perché è stato chiamato a sbloccare i progetti di depurazione, tra cui quello proprio di Castellammare del Golfo, fermi da anni.

I suoi poteri speciali gli permettono di poter varare una contabilità più snella che comprende tutte le risorse, a partire proprio dai fondi messi a disposizione gli 1,8 miliardi della delibera Cipe. Da considerare che su Castellammare ci sono state delle difficoltà e dei rallentamenti, tanto da essere necessario l’intervento dell’autorità di bacino per definire il “declassamento del rischio” nell’area dove dovrà sorgere il depuratore sulla base del progetto. Dovette anche intervenire con propri fondi il Comune anticipando le cifre per permettere i lavori di completamento delle opere di mitigazione del rischio di caduta massi in contrada Cerri.
“Un iter tortuoso – ha aggiunto il sindaco Nicola Rizzo – ma siamo contenti che oggi si raccolgono i frutti”.

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