Catania, calma apparente in aula: Giuffrida eletto, ma scoppia la bagarre

Catania, calma apparente in aula: Giuffrida eletto, ma scoppia la bagarre

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Catania, calma apparente in aula: Giuffrida eletto, ma scoppia la bagarre

Melania Tanteri  |
martedì 01 Marzo 2022

La nomina del vicepresidente vicario ha scatenato gli animi. Il consigliere l'ha spuntata, ma la coda delle polemiche è lunga.

Si accendono gli animi nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti. Lo scontro politico – lontano da un po’ di tempo – si è consumato sull’elezione della vicepresidente vicario del Consiglio comunale. Dopo le dimissioni di Carmelo Nicotra, che ha lasciato per candidarsi alle Regionali, si è scatenata una vera e propria bagarre, composta in aula ieri sera, ma non nelle stanze dei gruppi consiliari. Che continuano a polemizzare a colpi di comunicati stampa.

Lo scontro

Il pomo della discordia è il nome indicato per ricoprire la seconda carica del senato cittadino. Il sindaco Salvo Pogliese aveva espresso quello di Carmelo Giuffrida, consigliere comunale di lungo corso, ma la candidatura di Emanuele Nasca, ex 5 stelle e oggi esponete della Lega, ha sparigliato le carte. Alla prima votazione, infatti, Giuffrida non ce la fa: i voti di Nasca, grazie all’appoggio dei colleghi di Grande Catania, autonomisti e quindi in accordo con i salviniani, e di Catania 2.0, riferimento diretto al deputato leghista Luca Sammartino, sono gli stessi ottenuti dall’uomo scelto dal sindaco. Che pare, abbia minacciato di dimettersi se non l’avesse spuntata.

La chiamata della maggioranza

Ieri sera Giuffrida l’ha spuntata. I voti a Nasca sono stati gli stessi, ma il candidato di Pogliese ha potuto contare su 20 preferenze. Una vittoria, per la maggioranza, ma non per il sindaco. Almeno per Salvo Di Salvo, esponente di Grande Catania. “Pogliese ne esce sconfitto – scrive in una nota che invia alla stampa poco dopo il voto. La maggioranza a pezzi: il sindaco ha dovuto minacciare di dimettersi per racimolare 20 voti. Ha chiamato personalmente tutti i consiglieri nonostante sia sospeso” – sottolinea Di Salvo prima dell’affondo: “se avesse dedicato lo stesso tempo che ha speso per l’elezione del vicepresidente parlando con gli operatori ecologici piuttosto che con i residenti di Librino o con i commercianti, avrebbe forse saputo amministrare Catania”.

“Fermato tentativo di sabotaggio”

Di tentativo di sabotaggio parla Luca Sangiorgio, capogruppo di Salvo Pogliese sindaco. “Con l’elezione del consigliere Salvo Giuffrida a Vicepresidente vicario dell’assemblea comunale è stato respinto il tentativo di una parte del consiglio comunale di destabilizzare la massima istituzione cittadina, a cui per diversi giorni siamo stati costretti ad assistere proprio mentre la città è chiamata ad affrontare tante gravose emergenze – ha scritto in un comunicato. Si è sciolto alla prova dei fatti un tentativo di ribaltone rispetto a pregressi accordi consiliari, risalenti al 2018 e presi in seno alle forze di maggioranza, accordi che per noi e per il sindaco Salvo Pogliese valgono quanto un atto notarile. Abbiamo assistito ad un tristissimo piano ordito da Grillini e resti del Pd impegnati, come fosse una finalissima, a sostenere un bravo esponente della Lega a cui va tutta la nostra stima autentica e non quella di facciata di chi invece lo ha solo strumentalizzato”.

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