Catania, dal sottosuolo riemerge la città medievale - QdS

Catania, dal sottosuolo riemerge la città medievale

Melania Tanteri

Catania, dal sottosuolo riemerge la città medievale

giovedì 20 Luglio 2023

In piazza Pappalardo importanti scoperte archeologiche. L’assessore Parisi al QdS: “I lavori proseguiranno, ma se dovessimo rinvenire altro ci bloccheremo”

CATANIA – Alcuni resti risalenti al periodo federiciano ma anche altri risalenti, a quanto sembra, al secondo secolo dopo Cristo. Il sottosuolo di Catania sta restituendo pezzi di storia della città etnea, emersi in seguito all’avvio dei lavori per la riqualificazione di Piazza cardinale Pappalardo, ex Duca di Genova, e agli scavi avviati con il supporto della soprintendenza. Scavi che, dopo circa venti giorni di accertamenti da parte degli archeologi della Sovrintendenza, stanno restituendo interessanti testimonianze della storia passata della città. Lo conferma l’assessore alle Politiche europee, Sergio Parisi, che martedì ha effettuato un sopralluogo nell’area insieme al sindaco Enrico Trantino e ai direttori dei Lavori pubblici e della Cultura, Fabio Finocchiaro e Paolo Di Caro.

“Con il sopralluogo di martedì, è stato preso atto dello stato di avanzamento dei lavori – spiega l’assessore Parisi -. Venerdì prossimo, avremo una riunione insieme alla Sovrintendenza ai Beni culturali, per stabilire i confini della zona interessata dallo scavo, oltre quella i lavori proseguiranno” – assicura l’assessore.

Nei prossimi giorni, dunque, in una parte della piazza, quella vicina la via Biscari, proseguiranno i lavori di riqualificazione della piazza: sempre se il sottosuolo non restituirà altro. In quel caso, spiega ancora Parisi, si procederà come nei giorni scorsi, ovvero i lavori saranno sospesi per permettere le eventuali verifiche degli archeologi della Sovrintendenza. Dunque i lavori proseguiranno – sottolinea il delegato del sindaco Trantino – : chiaramente, se dovessimo rinvenire altro, ci bloccheremo”.

I tempi saranno inevitabilmente più lunghi, così come i costi, che fino a oggi sono in capo al Comune di Catania che ha finanziato l’intervento su piazza Cardinale Pappalardo sfruttando il programma Catania spazio sport e le somme del Pon Metro, che potrebbero aumentare. Per questo, l’idea dell’amministrazione potrebbe essere quella di sollecitare la Regione o utilizzare parte della tassa di soggiorno. Si vedrà. Quel che sembra certo è che le intenzioni dell’amministrazione, a partire dal primo cittadino, sono quelle di valorizzare i beni trovati.

“Com’era facile prevedere lo scavo nel cuore della Civita sta restituendo testimonianze di enorme importanza, per tutte la galleria sotterranea che era probabilmente parte delle mura di difesa della città – commenta Dario Stazzone, residente della Società Dante Alighieri-Comitato di Catania. Molti i reperti ceramici, anche in ottimo stato, uno di essi decorato forse con lo stemma del casato d’Aragona. Sono contento dello scavo sistematico e dell’idea di rendere visibili gli scavi nella nuova sistemazione di questa piazza che allinea prestigiose architetture settecentesche”.

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