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Catania, studenti di Medicina, parcheggiare in facoltà è un lusso

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Catania, studenti di Medicina, parcheggiare in facoltà è un lusso

Antonio Licitra  |
venerdì 18 Febbraio 2022

Gli studenti in protesta per il rincaro delle tariffe al parcheggio "Salvatore Tomaselli" passato da 0,70 centesimi per mezza giornata a 0,80 centesimi l'ora

Continua lo stato di agitazione degli studenti della facoltà di medicina a Catania, contro il rincaro delle tariffe legate al parcheggio “Salvatore Tomaselli”, adiacente la Torre Biologica ed a quello dell’Ospedale San Marco, messe in atto dalla società Ecotourist che gestisce entrambi gli spazi.

In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, sono intervenuti i consiglieri della scuola di medicina. Queste le loro parole.

Gaetano D’Arma, consigliere della scuola di medicina e componente dell’associazione Arkadia

“Ci troviamo qui insieme agli altri rappresentanti degli studenti per esporre questa problematica che noi segnaliamo dalla prima settimana di Gennaio. Negli anni precedenti c’era una tariffa agevolata di 0,70€ per mezza giornata presso il parcheggio multipiano del Policlinico. Ad oggi, entrando in vigore un nuovo contratto con successivo regolamento questa offerta non è più valida. Noi studenti non ci sentiamo tutelati, in quanto la tariffa del parcheggio è passata da 0,70€ per mezza giornata a 0,80€ l’ora. Stiamo cercando di avere un dialogo con l’azienda ospedaliera e con l’Università. Nelle scorse ore c’è stato un minimo di apertura da parte della scuola di medicina, adesso attendiamo altri riscontri per cercare di risolvere questa situazione”.

Andrea Bulgari, consigliere della scuola di medicina con l’associazione Orizzonte Sanità

“Le proposte che noi consiglieri avanziamo e ribadiamo da oltre un mese e mezzo a tutti gli organi universitari di competenza oltre che ai dirigenti generali dell’azienda ospedaliera policlinico e dell’università, sono le seguenti: Chiediamo il ripristino della tariffa giornaliera di 1,00€ o in alternativa della  precedente tariffa di 0,70€ di mezza giornata. Parallelamente a questo potremmo offrire agli studenti, in accordo con EcoTourist ,un abbonamento mensile di 10,00€ con la possibilità di poter registrare due o più targhe. Ci auspichiamo le stesse tariffe vengono prese in considerazione anche per l’Ospedale San Marco”.

Leonardo Tricomi, consigliere della scuola di medicina e rappresentante dell’Associazione Crediamoci Catania

“Non capiamo quale sia la motivazione della disparità di trattamento con gli specializzandi, che teniamo a sottolineare che ogni giorno svolgono ore di lavoro al pari con quelle dei dirigenti medici. Agli specializzandi, però,  non è concesso lo stesso tariffario agevolato dei dirigenti medici. Infatti, a quest’ultimi è consentito parcheggiare gratuitamente in tutte le aree del Policlinico, mentre gli specializzandi hanno a disposizione soltanto 135 posti a fronte di un numero dieci volte superiore. Non capiamo questa disparità di trattamento anche per quanto riguarda corsisti, assegnisti, dottorandi e ricercatori. Tra l’altro, ieri, in consiglio di scuola abbiamo portato avanti queste proposte che sono state accolte favorevolmente dal nostro presidente della scuola e quindi nei prossimi giorni ci aspettiamo un’azione forte da parte della scuola di medicina”.

Davide Calà consigliere della scuola di medicina con l’associazione La finestra – Liberi di scegliere

“Quello che adesso ci aspettiamo è che dopo il presidente della scuola, anche il rettore dell’ateneo catanese ed il direttore generale dell’azienda Policlinico accolgono la richiesta in modo serio e cerchino di risolvere il problema entro l’1 Marzo, data in cui circa 6.000 studenti si ritroveranno a seguire le lezioni in presenza e quindi a dover parcheggiare. Un problema non indifferente perché una tariffa di 8,00€ giornalieri per tutti gli studenti della scuola di medicina tra specializzandi ed universitari è una spesa non indifferente. Avendo molto a cuore questa situazione, speriamo che il tutto si possa risolvere nei tempi più celeri possibili. Siamo pronti comunque a manifestare e continuare questa battaglia nel caso in cui non si dovesse trovare un accordo”.

Antonio Licitra

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