Catania, il Pd chiede test rapidi in aula sul modello Lazio e assistenza ai disabili - QdS

Catania, il Pd chiede test rapidi in aula sul modello Lazio e assistenza ai disabili

redazione web

Catania, il Pd chiede test rapidi in aula sul modello Lazio e assistenza ai disabili

lunedì 12 Ottobre 2020

“Riteniamo di vitale importanza l’avvio immediato nelle scuole catanesi del servizio igienico-sanitario, alla autonomia e alla comunicazione previsti per i ragazzi con disabilità, così come è necessario che anche la Sicilia, come il Lazio, si attrezzi per eseguire i tamponi rapidi che accorciano di gran lunga i tempi di attesa dell’esito del contagio”.

Lo dichiarano Angelo Villari, segretario provinciale del Partito Democratico, e Salvo Bonaccorsi, componente della segretaria provinciale con delega alla scuola.

“Il servizio igienico-sanitario, alla autonomia e alla comunicazione per gli studenti disabili, infatti – spiegano Villari e Bonaccorsi – oltre a garantire il diritto allo studio per tutti e la applicazione della legge 104, garantisce
la stabilizzazione dei lavoratori che svolgono con grande professionalità e abnegazione questi servizi. La loro attività assicura all’alunno diversamente abile una partecipazione piena all’attività didattica, dando compiuta
attuazione al diritto allo studio, oltre che il rispetto della Legge 104”.
“Su questa questione – sottolineano – Il Partito Democratico chiede alla città metropolitana di Catania di attivare immediatamente, così come richiesto a gran voce dalle famiglie e dai sindacati, questi servizi, specie
in questa fase, in cui la pandemia rischia di aggravare il processo di esclusione delle fasce più deboli della nostra società. Non basta lo sforzo dei Comuni che stanno facendo di tutto per trovare soluzione al problema,
urge da parte della Città metropolitana un impegno più concreto insieme alla Regione coinvolgendo l’Ufficio Scolastico Regionale e le organizzazioni sindacali e di rappresentanza dei cittadini con disabilità. Il diritto allo
studio e della legge 104 non può essere sospeso per centinaia e centinaia di ragazzi.
Altra questione da affrontare è l’aumento dei casi di contagio nelle scuole che sta determinando la chiusura di classi e l’avvio di una fase di quarantena per studenti, docenti e personale scolastico. Con l’inizio delle lezioni
in tutte le scuole, infatti, era inevitabile che, a macchia di leopardo, venissero segnalati sempre più casi di studenti positivi al virus covid-19.
“La scuola ha bisogno di più attenzione e in questa situazione – evidenziano Villari e Bonaccorsi – appare non più rinviabile l’avvio anche in Sicilia dei tamponi rapidi che accorciano di gran lunga i tempi di attesa dell’esito
del contagio e con questo evitano il rischio di chiusura di interi istituti scolastici con grave danno alle ragazze e ai ragazzi, alle loro famiglie e a tutto il sistema dell’istruzione”.
“Il Partito Democratico di Catania ritiene che la Sicilia debba adottare il modello Lazio, regione che, per prima, ha introdotto il test rapido che consente ogni mattina di isolare gli eventuali contagi e l’adozione di tutte le
eventuali misure per evitare il diffondersi del virus e garantire a tutti gli studenti di poter frequentare le lezioni in sicurezza e serenità”.

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