Il leader della Lega: "Siamo una forza autonomista: i candidati saranno scelti dai territori"
“Per Catania noi abbiamo messo a disposizione della coalizione di centrodestra la nostra risorsa migliore ed egoisticamente credo che Valeria sia una donna eccezionalmente in gamba”. Valeria è la senatrice leghista Valeria Sudano, e a parlare è Matteo Salvini. A margine dell’inaugurazione del raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo, nel cantiere di Trappitello, il ministro dei Trasporti torna sulle elezioni nel capoluogo etneo.
“Lega forza autonomista”
Il centrodestra non ha ancora trovato la quadra e Salvini insiste nello sponsorizzare Sudano, la cui fuga in avanti, con tanto di manifesti elettorali che hanno invaso la città, ha dato fastidio agli alleati. “Con Giorgia (Meloni ndr) – dice Salvini, sorvolando sulle differenze emerse su più argomenti – siamo in totale e perfetta sintonia”. Anche sulle Amministrative? Chiedono i cronisti. “Sulle amministrative decidono i territori, la Lega è una forza autonomista”.
Si decide a Roma o in Sicilia?
In realtà, il centrodestra catanese – per primo il parlamentare nazionale Manlio Messina – ha affermato che l’ultima parola spetterà a Roma. E lì gli attuali rapporti di forza pendono tutti dalla parte di Fratelli d’italia, che ha peraltro lasciato campo agli alleati alle Regionali e alle amministrative di Palermo.
Baci e abbracci
Sudano si gioca le sue carte e oggi era in prima fila nella platea che ascoltava Salvini nella tensostruttura realizzata appositamente per l’occasione nel cantiere di Trappitello. Seduta accanto al compagno di partito e di vita, l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino. Per poi concedere un simpatico siparietto con tanto di abbracci all’uscita con l’altro assessore, Alessandro Aricò, meloniano.
“Sono particolarmente attento e sensibile a Catania – conclude Salvini – dopo il salva Catania adottato nella mia precedente esperienza di governo”. L’impressione è che la Lega non cederà affatto facilmente.