Catania, San Berillo, il vicesindaco replica al M5s - QdS

Catania, San Berillo, il vicesindaco replica al M5s

Melania Tanteri

Catania, San Berillo, il vicesindaco replica al M5s

venerdì 17 Novembre 2023

I pentastellati sollevano dubbi sulla convenzione tra Comune e Cogip che prevede la ristrutturazione di tre immobili, di cui uno pubblico, in via Caramba. La Greca: “È un vantaggio”

CATANIA – “La notizia della Convenzione tra il Comune e la Società di Costanzo per la messa in sicurezza di un immobile pubblico in via Caramba, nel quartiere San Berillo, lascia non pochi dubbi se letta congiuntamente al piano delle dismissioni, trasmesso pochi giorni fa al Consiglio comunale”. I dubbi li esprimono i rappresentanti del Movimento 5 stelle a Palazzo degli Elefanti, in relazione all’operazione immobiliare all’interno del vecchio quartiere di San Berillo, secondo cui, al posto degli oneri di concessione che Cogip holding (la società che fa capo a Costanzo) dovrebbe pagare per la demolizione e ricostruzione di due immobili in via Caramba, ristrutturerebbe, almeno in parte, un terzo immobile di proprietà del Comune.

“All’interno dell’elenco degli immobili che il Comune intende vendere, infatti, ce n’è uno proprio in via Caramba – insistono i 5 Stelle -. Caso vuole che in entrambi gli atti, lo schema di Convenzione proposto dal direttore Bisignani e il Piano delle alienazioni, non venga indicato il numero civico. Verrebbe da pensare – continuano gli esponenti dell’opposizione -, che sia lo stesso edificio, e a quel punto il privato farebbe un grande affare. Se fosse messo in vendita, infatti, risparmierebbe sulle spese per il permesso di costruire, circa 178.000 euro e usufruirebbe della progettazione esecutiva per le spese di ristrutturazione, a carico del Comune”.

Citando l’articolo 7 della convenzione “il Direttore all’urbanistica specifica che il fine ultimo della convenzione è adibire l’immobile a uffici comunali”, chiedono come mai l’immobile sia stato inserito nei beni alienabili. “Ci auguriamo che si tratti di due immobili diversi – dicono ancora i consiglieri del Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio – . Non essendo indicato il numero civico non possiamo dire con certezza che siano la stessa cosa, ma speriamo di essere smentiti e in ogni caso presenteremo formale accesso agli atti e interrogazione”.

A chiarire alcuni aspetti è il vicesindaco Paolo La Greca

A chiarire alcuni aspetti è il vicesindaco, nonché assessore alla Urbanistica della comune di Catania, Paolo La Greca. Che evidenzia come l’operazione potrebbe essere vantaggiosa per l’amministrazione comunale, che dovrebbe comunque mettere in sicurezza l’edificio confinante con quelli da demolire e ricostruire, oltre a riaprire la strada, al momento transennata. “Il Comune è proprietario di un immobile che, di fatto, è un rudere pericolante – afferma l’esponente della Giunta – e dovrebbe intervenire per metterlo in sicurezza e per liberare la strada. Il privato, il cui immobile è limitrofo, potrebbe infatti subire danni alla proprietà, perché il rudere potrebbe crollare o l’acqua infiltrarsi facilmente”. E questo potrebbe provocare danni ed eventuali cause giudiziarie al Comune.

La proposta invece ha una logica secondo il vicesindaco

Il privato presenta un computo preciso di ciò che intende fare secondo l’importo stabilito – prosegue La Greca -: la conditio è quella di eliminare il pericolo. Le opere saranno valutate e collaudate, e si verificherà se sono state eseguite correttamente”. Insomma, per il vicesindaco si tratterebbe di un falso problema. “Se il Comune dovesse vendere questo stesso immobile all’asta così com’è, lo stesso potrebbe valere al massimo 30.000 euro, e potrebbe aggiudicarselo lo stesso privato. Dopo l’intervento, invece, aumenterebbe di valore. Così, qualora il Comune scegliesse di venderlo, la base d’asta terrebbe conto dei lavori effettuati. Se, al contrario, l’amministrazione decidesse di dare priorità ad altri immobili o di tenerlo, alcuni interventi di recupero li troverebbe già effettuati . E questo – conclude – ritengo sia solo un vantaggio”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017