Vigili del fuoco, mezzi vecchi e inutilizzabili. “Non abbiamo più i soldi per ripararli” - QdS

Vigili del fuoco, mezzi vecchi e inutilizzabili. “Non abbiamo più i soldi per ripararli”

Tanteri Melania

Vigili del fuoco, mezzi vecchi e inutilizzabili. “Non abbiamo più i soldi per ripararli”

venerdì 29 Dicembre 2023

Intervista a Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale Usb: “Il 2023 si chiude peggio dello scorso anno. Manca anche il personale per formare le squadre”. Sindacato in pressing per ottenere l’ex Caserma dei carabinieri di Zia Lisa come sede del Distaccamento Sud

CATANIA – Un anno che si chiude in modo negativo. Non usa mezzi termini Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale Usb vigili del fuoco, il cui bilancio dell’anno che sta per finire non presenta alcun aspetto positivo. Dal punto di vista dei mezzi, in primo luogo. Una delle note dolenti relative al corpo etneo resta ancora un nervo scoperto: vecchi e vetusti, attualmente non possono neanche essere riparati per assenza di fondi.

“Il carico di lavoro che abbiamo a Catania è enorme”

“Per quanto riguarda il comando di Catania, il 2023 si chiude in peggiori condizioni rispetto al 2022 – afferma il sindacalista. Siamo arrivati alla fine dell’anno senza avere più mezzi di servizio perché in officina ci hanno chiuso i conti dal momento che non abbiamo più soldi a disposizione per poter pagare le ditte e le officine e tutto ciò che è esternalizzato. È un grosso problema – prosegue – perché il carico di lavoro che abbiamo a Catania è enorme. Lo si è visto in questi anni e peggiora sempre di più “.

Il riferimento, in particolare, è ai cambiamenti climatici, ai fenomeni estremi che richiedono sempre più spesso l’interventi dei vigili del fuoco, sia in caso di allagamenti e alluvioni, che in caso di incendi. “All’improvviso – continua Barbagallo – arrivano tantissime richieste e non sempre si riesce a effettuare tutti gli interventi, o perché sono troppi o perché manca il personale o i mezzi per poter formare le squadre”.

Carenza cronica di personale

Quella del personale e della sua insufficienza è un’altra delle note dolenti che riguardano il comando di Catania. Sembra però esserci qualche spiraglio, nonostante la situazione si è ancora allarmante. “Diciamo che siamo messi molto male perché ancora chiudono i distaccamenti – dice ancora Barbagallo -. L’unica nota positiva è che il comando di Catania è passato di categoria, è diventato di massima categoria come comando metropolitano e verrà incrementato di un dirigente che coadiuva il comandante. Inoltre, la sede di Acireale sarà riclassificata e il personale aumenterà di 12 unità, grazie alla nostra battaglia con l’ex sindaco Alì”.

Il 2024 potrebbe dunque partire con una buona notizia

La novità che dovrebbe concretizzarsi nel 2024 riguarda le sedi e, in particolare, quella del distaccamento Sud che il corpo etneo attende da anni. “Per quanto riguarda il distaccamento Sud – spiega ancora il sindacalista – con l’assessore alla protezione civile Alessandro Porto e tramite il comando stiamo sollecitando per ottenere come sede l’ex caserma dei carabinieri di Zia Lisa”. Il 2024 potrebbe dunque partire con questa buona notizia. “Ci aspettiamo che questo avvenga così come che la piazza in via Plaia venga intitolata ai caduti dei vigili del fuoco – aggiunge. Ci auguriamo che arrivino unità per mettere a regime i distaccamenti, che la sezione navale non chiuda per via dei pensionamenti e che si riorganizzi il nucleo sommozzatori attualmente ancora diviso in due turni tra Catania e Reggio Calabria. Sono buoni propositi – conclude – che speriamo non restino solo sulla carta”.

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