L’attività di vaccinazione anti Covid-19 del Distretto 35, a cui appartengono i 9 Comuni delle alte Madonie, verrà garantita esclusivamente presso il presidio ospedaliero “Madonna SS. dell’Alto”
Il centro vaccinale allocato nel presidio ospedaliero “Madonna SS. dell’Alto” di Petralia Sottana verrà riattivato a partire da giovedì 16 dicembre.
L’attività di vaccinazione anti Covid-19 del Distretto 35, a cui appartengono i 9 Comuni delle alte Madonie, verrà garantita esclusivamente presso l’Ospedale. Sarebbero stati individuati i locali dell’ex punto di ristoro e quelli adiacenti.
Lo ha stabilito la Direzione Generale dell’Asp di Palermo che ha disposto anche i target di età a cui verrà rivolto il servizio e ai quali dovranno essere garantiti spazi e percorsi separati.
Quindi, un percorso per la fascia d’età dai 5 agli 11 anni e uno per gli over 11 anni.
Secondo la disposizione del direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asp, Antonio Fasulo, al “Pietro Domina” verranno assicurate solo le vaccinazioni obbligatorie per i bambini fino ai 5 anni.
“Oggi (ieri, ndr) lunghe file al freddo mentre nevica. – ha scritto una docente sui social, in attesa sotto i portici del “Pietro Domina” di Petralia Sottana – Siamo qui per evitare il Covid e rischiamo comunque di ammalarci di polmonite”.
La prossima settimana si ritorna alla normalità, almeno sul fronte dell’idoneità dei locali adibiti alle vaccinazioni.
Cosa diversa su quello dei contagi. Il sindaco di Petralia Soprana, Pietro Macaluso, ha chiuso le scuole di ogni ordine e grado che insistono nel Comune madonita.
«Purtroppo, negli ultimi giorni c’è stata unaimpennata di contagi – dichiara – nel territorio e nelle scuole che sta coinvolgendo tante famiglie. L’invito che faccio a tutti è quello di stare attenti, rispettare le norme e le buone prassi mettendo in atto tutte le possibili accortezze. Mi auguro che la situazione rientri al più presto per evitare che il Borgo più bello possa diventare zona rossa».
Pare che, sulle Madonie la ricerca della normalità sia diventata anch’essa ordinaria.
Si auspica, oramai da troppo tempo, anche sulla qualità e la continuità dei servizi resi dall’Ospedale petralese e dal Distretto sanitario, per quanto riguarda le prestazioni specialistiche.
Tempi di attesa lunghi e mancanza di specialisti che inducono gli assistiti dell’Asp a rivolgersi a poliambulatori privati e a professionisti, alcuni organizzati in “multi stanze”.
Una riflessione andrebbe fatta anche sulla struttura che ospita il poliambulatorio del Distretto, gli uffici e la Residenza Sanitaria Assistita, fiore all’occhiello dell’intera Asp di Palermo.
Si tratta di un ex convento requisito bonariamente al Comune di Petralia Sottana all’inizio della pandemia per trasferirvi l’operatività dell’intero Distretto sanitario, allocato all’interno dei locali dell’Ospedale. L’Asp dovrebbe riconoscere al Comune almeno i costi delle utenze, cosa che dovrebbe (finalmente) avvenire a breve.
Al tempo occorrevano tutti gli spazi possibili del “dell’Alto”, da convertire in terapia semintensiva.
La struttura è incastonata in mezzo al verde e in una località dove prevale il silenzio, che fa da padrone.
Solo quello, tutto il resto rimane inadeguato e in inverno difficilmente raggiungibile.
Vincenzo Lapunzina
