Cerami, la Giunta Chiovetta rinuncia all’indennità di carica - QdS

Cerami, la Giunta Chiovetta rinuncia all’indennità di carica

Cinzia Nicita

Cerami, la Giunta Chiovetta rinuncia all’indennità di carica

sabato 11 Luglio 2020

Un gesto concreto di solidarietà che si tradurrà per l’Ente in un risparmio da 24mila euro. Le somme resteranno nelle casse comunali, a disposizione della collettività

CERAMI (EN)- Il primo cittadino di Cerami, Silvestro Chiovetta, e gli assessori della sua Giunta comunale comunali hanno deciso, così come fatto lo scorso anno, di rinunciare all’indennità di carica per tutto il 2020, devolvendo le somme a favore delle casse comunali, fortemente provate, specialmente in questi mesi, dalle esigenze dettate dall’emergenza sanitaria della pandemia e alla necessità di destinare fondi alle categorie più colpite e alla ripresa dell’economia generale del territorio.

Un gesto concreto di buona volontà, che ha un significato politico ma è anche un sacrificio personale a vantaggio della collettività in un momento delicato e difficile per tutti.

L’amministrazione ha ritenuto fondamentale assicurare alla cittadinanza l’erogazione di servizi essenziali, soprattutto quelli legati ai settori sociali, scolastici e culturali, che non sempre trovano agevole copertura in bilancio a causa dei sempre più incisivi tagli ai trasferimenti statali e regionali.
Nel dettaglio le indennità di funzione spettanti al sindaco e ai componenti della Giunta sono le seguenti: al primo cittadino 1.301,47 euro; al vice sindaco Michelina Cavaleri 260,30 euro; all’assessore allo Sport spettacolo e beni culturali Silvestro Cacciato 195,22 euro e all’assessore alla Formazione e alle politiche sociali Michele Ermanno Schillaci 195,22 euro.
Il consequenziale risparmio annuo di spesa che confluirà, quindi, nelle economie di bilancio e si tradurrà in servizi essenziali alla cittadinanza è di circa 24 mila euro.

Sin dall’inizio del mandato elettorale, al fine di sollevare, quanto più possibile, l’Ente da spese correnti, l’amministrazione ha fatto fronte, quasi sempre, con mezzi propri e con proprie risorse alle trasferte per motivi istituzionali, senza mai richiedere il rimborso per le spese di viaggio e di missione spettante per legge, ricorrendo, tra l’altro, all’utilizzo di telefono cellulare personale per le inevitabili esigenze di comunicazione.
Dopo l’approvazione della delibera la stessa è stata trasmessa ai responsabili dell’area amministrativa e dell’area economico- finanziaria per gli adempimenti di competenza e al presidente del Consiglio per opportuna conoscenza.

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