Caldo torrido e Medicane, gli eventi estremi in Sicilia nel 2021 - QdS

Caldo torrido e Medicane, gli eventi estremi in Sicilia nel 2021

Antonino Lo Re

Caldo torrido e Medicane, gli eventi estremi in Sicilia nel 2021

martedì 23 Novembre 2021

Il Rapporto dell'Osservatorio CittàClima 2021 di Legambiente secondo cui dal 2010 al 1 novembre 2021 sono stati registrati 1.118 eventi meteorologici estremi in Italia

Cresce, di anno in anno, il numero degli eventi estremi e dei comuni colpiti in Italia: lo afferma il Rapporto dell’Osservatorio CittàClima 2021 di Legambiente secondo cui dal 2010 al 1 novembre 2021 sono stati registrati 1.118 eventi meteorologici estremi (133 nell’ultimo anno, +17,2% rispetto alla scorsa edizione del rapporto) in 602 comuni (+95 rispetto allo scorso anno, quasi +18%) con 261 vittime (9 solo nei primi dieci mesi di quest’anno).

Il rapporto – realizzato con il contributo del Gruppo Unipol e la collaborazione scientifica di Enel Foundation – evidenzia che Roma è stata la città più colpita, seguita da Milano e Bari.

In Sicilia

Legambiente ricorda che nelle aree della Sicilia orientale e della costa agrigentina “sono stati numerosi i record registrati nel corso del 2021: a Siracusa l’11 agosto, si è raggiunto il record europeo di 48,8 gradi centigradi, nel catanese e siracusano in 48 ore si è registrata una quantità di pioggia pari ad un terzo di quella annuale.

Inoltre, proprio questa parte dell’isola è stata teatro di devastazione a seguito del medicane Apollo”.

Nel resto d’Italia

In Salento, nei 18 eventi 12 sono stati caratterizzati da danni da trombe d’aria. E a proposito delle spese per le emergenze, Legambiente riferisce che secondo i dati della Protezione Civile, ogni anno spendiamo 1,55 miliardi in un rapporto di 1 a 5 tra spese per la prevenzione e quelle per riparare i danni. L’associazione ambientalista rileva che “si tratta di un quadro complesso, quello del nostro Paese, di rischi e impatti in corso, in cui da decenni si continua a spendere un’enorme quantità di risorse economiche per rincorrere i danni provocati da alluvioni, piogge e frane, a fronte di poche risorse spese per la prevenzione. Progetti e interventi sono poi dispersi tra gli oltre diecimila individuati dalle Regioni, di cui non sono chiare utilità ed urgenza”.

Tuttavia, esistono “esempi virtuosi”: Torino, che dopo Bologna e Ancona, il 9 novembre 2020 ha approvato il “Piano di Resilienza Climatica; Padova che lo scorso 14 giugno ha approvato il “Nuovo Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima” (Paesc), diventando la quarta realtà italiana a dotarsi di uno strumento specifico per il clima. Milano che sta mettendo in atto una serie di progetti innovativi nei campi dell’housing sociale, della rigenerazione urbana, della smart city e della prevenzione dai rischi idrogeologici e in prima linea negli investimenti per i tetti verdi. (ANSA)

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