Collegamenti isole minori in Sicilia, associazioni in protesta

Collegamenti isole minori, “guerra” delle associazioni a “costi insostenibili e frequenze ridotte”

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Collegamenti isole minori, “guerra” delle associazioni a “costi insostenibili e frequenze ridotte”

Redazione  |
giovedì 18 Gennaio 2024

Con gli aumenti tariffari, i pendolari e le associazioni che li sostengono tornano a farsi sentire e a denunciare una situazione che riduce i diritti dei cittadini.

Il mondo dell’associazionismo torna a farsi sentire, “unito e con determinazione, sul tormentato tema dei collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia”, manifestando una sempre maggiore preoccupazione rispetto ai tagli subiti a danno dei servizi essenziali e agli “ingiustificati aumenti tariffari” degli ultimi 18 mesi.

Trentotto tra associazioni e comitati, locali e regionali, hanno scritto al ministro Salvini, al presidente della Regione Siciliana Schifani e agli assessori regionali Aricò (infrastrutture e mobilità) e Amata (turismo), con in copia tutti i sindaci delle isole minori, per sollecitare “un intervento tempestivo e indifferibile su una questione che rappresenta per l’ennesima volta un aumento dei fattori di svantaggio a carico degli abitanti e delle imprese che vivono e operano nelle isole minori”.

Collegamenti isole minori in Sicilia, è ancora “guerra”

Le associazioni tornano a farsi sentire. Il problema delle tariffe mina il diritto alla mobilità, ma anche quello alla salute, allo studio, al lavoro e all’accesso ai servizi. La vita quotidiana degli abitanti delle isole minori risulta messa a repentaglio “dalla precarietà dei collegamenti con frequenze ridotte e costi insostenibili” e – nel 2024, dopo tante promesse politiche – i pendolari non ci stanno più.

“Tutto questo – si legge nella nota delle associazioni in protesta – avviene in controtendenza e in spregio delle recenti modifiche all’art. 119 della Costituzione oltre che dei dettami sanciti dai trattati di funzionamento dell’Unione Europea”. Sul tavolo, sia la convenzione ministeriale, “il cui importo fisso in assenza di interventi statali ha di fatto comportato un aumento delle tariffe e una riduzione delle corse”, quanto il mancato rinnovo di quella regionale “a causa dei bandi andati deserti e dove, al costoso periodo di libero cabotaggio dei mesi estivi, è seguita una carente gestione operata in convenzione statale”.

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Cosa chiedono le associazioni

Un tavolo permanente di confronto Stato-Regione che coinvolga i sindaci delle isole minori e una rappresentanza delle associazioni locali per la questione collegamenti; lo stanziamento delle somme necessarie per garantire tutti i servizi previsti e sterilizzare gli aumenti tariffari; più abbonamenti per i pendolari; un sistema di monitoraggio dei servizi offerti: queste le richieste delle associazioni alle autorità per risolvere uno dei problemi infrastrutturali più importanti della Sicilia.

Immagine di repertorio

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