Continua la protesta dei giovani medici, “4200 borse studio in più non bastano” - QdS

Continua la protesta dei giovani medici, “4200 borse studio in più non bastano”

redazione

Continua la protesta dei giovani medici, “4200 borse studio in più non bastano”

venerdì 29 Maggio 2020

Solidarietà da Fnomceo: “In 10mila intrappolati nell’imbuto formativo”

ROMA – Vicinanza ai giovani medici e studenti di medicina che sono scesi in piazza e in particolare “piena solidarietà agli oltre 10mila medici intrappolati nell’imbuto formativo: laureati, abitati, e poi costretti ad attendere, anche per anni, un posto nelle scuole di specializzazione o al Corso per la Medicina Generale. Prigionieri in un limbo di inoccupazione, sottoccupazione, disoccupazione”. A esprimerla è la Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, tramite il presidente Filippo Anelli. Un cartello di 11 sigle in rappresentanza degli studenti in medicina, degli specializzandi e dei giovani medici, ha manifestato in piazza Montecitorio “per denunciare la scarsa attenzione del DL Rilancio alle istanze dei giovani camici bianchi”.

I giovani medici hanno puntato il dito “contro l’assenza di provvedimenti che risolvano definitivamente le annose problematiche sull’accesso alle Scuole di Medicina e Chirurgia prevedendo un maggior numero di posti e che cancellino l’imbuto formativo che limita l’accesso ad una Scuola di Specializzazione, titolo obbligatorio per poter partecipare ad un concorso pubblico”.

“È inaccettabile – sottolineano – l’indifferenza di fronte alla qualità formativa dei medici specialisti, dimostrata con l’aumento di soli 4.200 contratti formativi, un numero a nostro avviso insufficiente perché oltre a non configurarsi come soluzione all’imbuto formativo e alla carenza di medici specialisti lascia invariato il rapporto borse/candidati rispetto a quanto previsto per il 2019”.

“Con il Decreto Rilancio – ricorda il presidente Fnomceo, Anelli – sono stati stanziati fondi per 4200 borse di studio in più. Occorre ancora uno sforzo, per portare a 2000 le borse per la Medicina Generale e allineare il numero di laureati di quest’anno a quello degli accessi ai percorsi post lauream”.

“Per il futuro – conclude – è improcrastinabile un progetto di riforma per cui ogni futuro laureato abbia, sin dall’ingresso a Medicina, una borsa ad aspettarlo. Abbiamo apprezzato la proposta avanzata dai parlamentari del Pd, che va in questa direzione. Siamo certi che seguiranno i fatti, con la presentazione di emendamenti nell’iter di conversione in Legge del Decreto Rilancio”.

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