Contrabbando di sigarette, blitz tra Palermo e Napoli - QdS

Contrabbando di sigarette, blitz tra Palermo e Napoli

redazione web

Contrabbando di sigarette, blitz tra Palermo e Napoli

lunedì 26 Aprile 2021

Sgominata dalla Guardia di finanza un'organizzazione con un giro d'affari da quasi due milioni e mezzo di euro. Quindici misure cautelari. Per il trasporto - anche di hashish - auto a noleggio

La Guardia di finanza di Palermo, nel corso dell’operazione Duty Free, ha eseguito quindici misure cautelari nei confronti dei componenti di un’organizzazione criminale che contrabbandava sigarette fra Napoli e Palermo.

I militari del gruppo, guidati dal colonnello Alessandro Coscarelli e coordinati dal sostituto procuratore Giorgia Spiri, hanno sgominato un’organizzazione che dal novembre del 2019 al maggio 2020, è riuscita a far arrivare a Palermo cinque tonnellate e mezzo di “bionde”.

Tutte di marche note senza i timbri del monopolio di Stato.

Le indagini dei militari hanno permesso di documentare 78 viaggi di andata e ritorno fra Palermo e Napoli.

Cecere, contrabbando crimine attuale

“L’operazione dimostra l’attualità del contrabbando di sigarette nell’area palermitana – ha detto il comandante provinciale di Palermo della Finanza, Nicola Quintavalle Cecere – per le quantità di tabacchi trattate, l’ampia disponibilità finanziaria, la pluralità degli episodi, l’intensa e costante attività di pianificazione dell’attività criminosa”.

In carcere i capibanda

Tre indagati sono finiti in carcere perché ritenuti i capi della banda, ad altri sette è stata notificata la misura degli arresti domiciliari, mentre cinque hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Cinque degli indagati sono napoletani e dieci palermitani.

Nel corso dell’inchiesta altre tre persone sono state arrestate in flagranza mentre trasportavano le sigarette e ventotto sono indagate.

I reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di sigarette e traffico di stupefacenti. In una spedizione i finanzieri hanno trovato un chilo di hashish.

Sequestrati due magazzini al Brancaccio

Il gip di Palermo ha disposto anche il sequestro di due magazzini nella zona di Corso dei Mille-Brancaccio dove il gruppo custodiva le stecche di sigarette che poi venivano vendute dagli ambulanti abusivi nei quartieri palermitani dello Zen, a Bonagia, a Brancaccio, a Borgo Nuovo e nelle borgate marinare dell’Arenella, Acquasanta e Vergine Maria.

Un traffico di tabacchi che in sette mesi ha prodotto un giro d’affari di due milioni e quattrocentomila euro.

Auto a noleggio per il trasporto

L’organizzazione per i viaggi tra Napoli e Palermo usava auto noleggiate.

Le macchine venivano caricate a Palermo sul traghetto per il capoluogo campano.

Il viaggio di ritorno avveniva via terra, in autostrada.

Poi le “bionde” finivano sulle bancarelle a prezzi decisamente concorrenziali: 27 euro a stecca contro i 50 euro in vendita nei tabaccai. Un mercato molto florido che è andato avanti anche durante la pandemia.

Solo che gli spostamenti con le auto erano diventati molto pericolosi e difficili e così l’organizzazione ha utilizzato un corriere per le spedizioni.

Una società che, ignara del traffico, faceva arrivare le sigarette a Palermo. Gli uomini della banda si presentavano al deposito in cui erano conservate e si portavano via i colli con la merce.

19 indagati con reddito di cittadinanza

Diciannove indagati dell’operazione percepivano anche il Reddito di cittadinanza: per lo Stato erano nullatenenti anche se guadagnavano decine di migliaia di euro con il contrabbando di sigarette.

I militari li hanno denunciati per illecita percezione del sussidio e comunicato all’ente di previdenza i nominativi per l’immediata revoca.

Il danno per le casse dell’Inps ammonta ad oltre centomila euro.

Sequestrato anche hashish

Intanto sono emersi altri particolari sull’indagine che ha permesso di azzerare un’organizzazione di contrabbandieri di sigarette.

Le indagini hanno preso il via dopo il sequestro di un carico di ben settecento chili di merce scoperta su un’auto che veniva dalla Campania.

I militari oltre alle sigarette trovarono anche un chilo di hashish proveniente sempre dalla piazza napoletana.

Secondo gli investigatori, i contrabbandieri palermitani si rifornivano da grossisti nel centro del capoluogo campano.

Le sigarette, secondo quanto ricostruito, arriverebbero dagli stabilimenti delle multinazionali del tabacco nell’Europa dell’est.

La merce non potrebbe essere vendute in Italia perché non soddisfa i criteri di sicurezza imposti dall’Unione Europea.

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