Coronavirus, anche in Sicilia code inutili e rischiose nei supermarket - QdS

Coronavirus, anche in Sicilia code inutili e rischiose nei supermarket

redazione web

Coronavirus, anche in Sicilia code inutili e rischiose nei supermarket

sabato 21 Marzo 2020

Il rappresentante della Gdo, Santambrogio, contrario a ordinanze come quella della Regione siciliana. "Ha creato timori di chiusure anticipate e gli italiani fanno la spesa come prima di entrare in guerra". Musumeci, stop necessario

“E’ assolutamente sbagliato far fare file chilometriche per entrare nei supermercati: alcune ordinanze regionali, come quelle della Sicilia e del Lazio, hanno creato timori di chiusure anticipate ma è un falso tema”.

Lo afferma Giorgio Santambrogio, presidente dell’Associazione Distribuzione Moderna (Adm) che rappresenta la grande distribuzione in Italia, con circa 27 mila punti vendita da Nord a Sud.

File davanti ai supermercati in Sicilia

E lunghe code da questa mattina si registrano anche in Sicilia davanti ai market.

Una situazione che è scattata dopo la decisione del governo regionale di chiudere gli alimentari nel giorno di domenica lasciando aperte le edicole e le farmacie.

Da questa mattina presto i clienti si sono messi in coda soprattutto nei supermarket in alcuni casi anche qualche decina di minuti prima dell’apertura.

Santambrogio, innescato un allarme ingiustificato

“Le derrate ci sono – ha aggiunto Santambrogio, ribadendo che è stato innescato un allarme ingiustificato -, e una volta entrati nei punti vendita della distribuzione moderna non c’è ressa, proprio perché gli ingressi sono contingentati come misura di prevenzione al rischio contagio da Covid 19”.

Nell’emergenza sanitaria, osserva Santambrogio, “le vendite nella Gdo vanno a ondate”.

“Il 23 e 24 febbraio – ha ricordato – si era creato il panico e la corsa alle scorte. Dall’otto marzo a oggi, con l’estensione della zona rossa a tutto il territorio nazionale, gli acquisti sono aumentati ulteriormente. E fino a tre giorni fa, ultimo monitoraggio, stanno ricominciando gli acquisti di massa, e in questo contesto il caos determinato dalle diverse ordinanze comunali non aiuta”.

“Ma i supermercati restano aperti – ha concluso -, le merci viaggiano, quindi è inutile e anche rischioso se non si rispettano le distanze tra individui mettersi in fila per ore. Gli italiani sembrano fare la spesa come prima di entrare in guerra, è del tutto sbagliato”.

Musumeci, stop ai supermercati la domenica necessario

Il presidente della Regione Nello Musumeci ha lanciato un appello ai cittadini costretti a fare la fila davanti ai negozi di generi alimentari e ai supermercati e che, per questo, “si lamentano della chiusura domenicale dei centri commerciali.

“È un provvedimento duro, restrittivo, sofferto – spiega – ma anche meditato, insieme all’associazione dei Comuni ed ai colleghi di altre Regioni. Domenica scorsa nei supermercati c’era tanta gente, assembrata in una condotta irresponsabile.

La spesa si può fare per sei giorni alla settimana. Non c’è motivo di aspettare la domenica per fare folla. Anche i lavoratori dei supermercati hanno diritto a fermarsi almeno un giorno. Anche loro sono in trincea e sovraesposti”.

“Facciamo qualche sacrificio adesso, per un paio di settimane – conclude Musumeci – per evitare nel futuro di farne altri, più pesanti, in un letto di ospedale”.(ANSA).

Palermo, Orlando, no a restrizione orari dei negozi alimentari

Non è prevista a Palermo al momento alcuna ulteriore restrizione negli orari di apertura dei negozi di generi alimentari. Lo afferma una nota del Comune di Palermo.

“Soprattutto fin quando non sarà aperto il Mercato ortofrutticolo favorendo una più capillare distribuzione del fresco con i canali della piccola e piccolissima distribuzione, non dovrebbero esserci modifiche negli orari.

Più che da una corsa all’accaparramento, le lunghe code registrate oggi presso molti supermercati sembrano essere state generate più dalle restrizioni agli ingressi, con un forte contingentamento da parte dei gestori nel rispetto dei Decreti nazionali e delle Ordinanze regionali.

Afferma il sindaco Leoluca Orlando “in ogni caso il Comune e la Città metropolitana stanno monitorando con la Regione l’andamento della situazione, perché siamo tutti coscienti della necessità di garantire allo stesso tempo la prevenzione del contagio e un adeguato rifornimento alimentare ai cittadini. Anche per questo invito i cittadini a non dare ascolto a voci allarmistiche e vere e proprie fake-news che spesso circolano in rete affidandosi per l’informazione unicamente ai canali istituzionali o alle testate giornalistiche”.

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