“Le Regioni non posso operare in deficit essendo obbligate dalla normativa al pareggio di bilancio, questa circostanza, in mancanza di correttivi che rimuovano i contributi al risanamento della finanza pubblica e in un contesto di grave crisi finanziaria, si risolve inevitabilmente in un con concreto pregiudizio per i livelli di assistenza e delle prestazioni in presenza di situazioni straordinarie che determinano rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria generale del Paese, come quelle conseguenti alla pandemia”. Lo scrive l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, in una lettera al coordinatore della commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni, Davide Caparini. Il contributo per il risanamento della finanza pubblica a carico della Regione siciliana è di poco più di un miliardo di euro. Armao sollecita “una serrata interlocuzione con il ministero dell’Economia che consenta di chiarire non solo misure e oneri finanziari da assumere in questa cruciale fare per l’economia italiana, sin qui purtroppo elusa, ma anche le consequenziali determinazioni alle decisioni assunte a livello europeo sugli equilibri di bilancio”. E chiede al coordinatore “che la questione sia posta all’ordine del giorno della prima commissione affari finanziari utile al fine di richiedere allo Stato gli urgenti interventi previsti dalla normativa anche con riguardo alle Regioni”.
Ponte Stretto, priorità al centro del progetto: ambiente, salute pubblica, biodiversità
di Redazione
“Le osservazioni presentate dalle associazioni ambientaliste e dai comitati contrari al ponte sullo Stretto sono ancora una volta generiche". ...