Coronavirus, in Sicilia rientrati tre casi su cinque - QdS

Coronavirus, in Sicilia rientrati tre casi su cinque

redazione

Coronavirus, in Sicilia rientrati tre casi su cinque

venerdì 28 Febbraio 2020

Situazione sotto controllo nell'Isola, assicura l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: "Niente tamponi su soggetti asintomatici. Da noi non esiste alcun focolaio, i casi registrati riguardano persone arrivate dalla Lombardia"

PALERMO – In Sicilia tre dei cinque pazienti risultati
positivi ai test sul coronavirus sono guariti e un quarto è in fase avanzata di
guarigione mentre negli ospedali, dopo i primi giorni di preoccupazione per gli
allarmi provenienti dal resto d’Italia, la situazione è sotto controllo. Nelle
aree esterne ai nosocomi sono state allestite le tende da campo fornite dalla
Protezione civile per il triage di chi si presenta accusando sintomi
influenzali: sono 40 in totale le tende posizionate. A fare il punto è
l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Oltre a gestire le emergenze c’è tutto un lavoro che riguarda l’ordinario e noi siamo impegnati costantemente su questo fronte – spiega l’assessore – Stiamo recependo tutti gli aggiornamenti delle circolari emanate a livello centrale, abbiamo recepito il provvedimento per la protezione del personale interno delle strutture sanitarie e le ulteriori indicazioni per i ragazzi che vanno a scuola, per chi deve tornare al lavoro e per i soggetti e il personale delle case circondariali. Siamo in contratto con tre ministeri: Sanità, Istruzione e Giustizia”.

Ieri l’assessore ha incontrato le organizzazioni dei lavoratori. “Ho ascoltato le loro proposte e le loro richieste – afferma – Come Regione siciliana ci faremo carico di fare in modo che l’unità di crisi nazionale inserisca anche i medici di medicina generale e il personale delle guardie mediche tra i destinatari dei dispositivi di protezione individuali”.

Non solo. La Regione ha recepito i nuovi protocolli sui tamponi informando le strutture sanitarie competenti nell’isola: anche in Sicilia, come nel resto del Paese, non saranno effettuati sui soggetti asintomatici e su chi non ha avuto contatti diretti con persone a rischio. “L’accertamento di un’eventuale positività – aggiunge Razza – è di competenza dell’Istituto superiore di sanità, questo per dare uniformità anche alla comunicazione”.

Sul fronte della prevenzione, il governo Musumeci sta consigliando a strutture ed enti di anticipare le consuete operazioni di disinfestazione di uffici e locali. “Ritengo che la Regione abbia agito fin dall’inizio in modo tempestivo e ordinato – conclude l’assessore Razza – Siamo gli unici, per esempio, ad avere creato una piattaforma digitale in cui chiunque può registrarsi e che ci servirà eventualmente a potere individuare tracce epidemiologiche nel caso dovessero aumentare i casi di contagio. In Sicilia, ribadisco, non esiste un focolaio: i cinque casi registrati riguardano persone giunte dalla Lombardia”.

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