Così il confronto internazionale ha aperto le menti di noi studenti - QdS

Così il confronto internazionale ha aperto le menti di noi studenti

redazione

Così il confronto internazionale ha aperto le menti di noi studenti

sabato 26 Marzo 2022

Il progetto “Loop Erasmus” visto con gli occhi di una studentessa del Vittorini

Erasmus: avete mai sentito parlare di questa iniziativa? Più che un progetto, preferirei definirlo un’esperienza, un’opportunità che l’Europa offre a noi studenti investendo sulla nostra formazione e sul nostro futuro. In questo caso, noi liceali gelesi siamo stati coinvolti nel “Loop Erasmus”: opportunità di vita per il nostro pianeta”, un’iniziativa che intende stimolare le nuove generazioni ad approcciarsi alla “Circular economy”, ovvero un nuovo modello economico proposto negli ultimi decenni che può rappresentare una strategia efficace per contrastare gli squilibri naturali, economici e sociali del mondo di oggi.

Il progetto ha come obiettivo fornire agli studenti le conoscenze scientifiche e le competenze per poter essere dei cittadini del futuro attivi e al passo con le innovazioni, affinché possano essere quanto più consapevoli e propositivi nella costruzione di un futuro migliore.

L’iniziativa è stata rivolta agli studenti di scuole selezionate dell’Unione europea ed è coordinata dai docenti e dal personale specializzato della Feem e dell’università di Zagabria. Le attività nelle quali siamo stati invitati a partecipare consistono nell’e-learning e, a seguire, nell’applicazione della “classe capovolta”, studiata e attuata in modo da consentire una partecipazione attiva ai partecipanti. Le metodologie innovative che ci hanno proposto i nostri tutor, ci hanno permesso di apprendere nuove nozioni sia sulle tematiche approfondite che sulla strumentazione tecnologica con cui abbiamo lavorato.

Il metodo d’apprendimento proposto è denominato “Open Mind”, mezzo attraverso il quale mettiamo in gioco molteplici competenze, che ci hanno consentito di confrontarci con nuove realtà multimediali e con le diverse opinioni dei nostri colleghi internazionali. Ad esempio, grazie alla flipped classroom, abbiamo avuto l’opportunità di trattare in modo del tutto originale i quattro punti chiave del progetto Erasmus per poi diffondere le nostre conoscenze acquisite mediante la creazione di materiali multimediali. Le tematiche da approfondire, infatti, sono indicate dalle così soprannominate “Quattro R”: riciclo, riutilizzo, riduzione e riprogettazione.

Effettivamente, se ognuno di noi quotidianamente manifestasse una maggiore attenzione e dedizione nello svolgimento di queste attività nell’ottica della sostenibilità, sarebbero molteplici i vantaggi che l’ambiente ne trarrebbe. Noi abbiamo avuto l’occasione di conoscere questa realtà, confrontandoci con alcuni “esperti del mestiere”. Una delle missioni che ci sono state affidate, in particolare, riguardava l’intervista di uomini e donne che sono a stretto contatto con queste attività, opportunità grazie alla quale siamo venuti a conoscenza di tante realtà a noi ancora sconosciute.

Uno degli aspetti più entusiasmanti che ho potuto sperimentare grazie all’Erasmus è stato sicuramente poter lavorare con dei miei coetanei provenienti da altri Paesi e coinvolti nel medesimo Erasmus. Lo scopo finale del progetto, infatti, consiste nella vincita di un viaggio finanziato dall’Unione Europea. Tale viaggio risulta essere il premio conclusivo di tutto il percorso che promuove lo spirito di partecipazione e di cooperazione dei ragazzi e che invoglia i gruppi internazionali a sfidarsi e dare il meglio di sé.

In conclusione, si tratta di un’opportunità che ha concesso a noi studenti di entrare a contatto in prima persona con le problematiche ambientali ed economiche che il mondo sta affrontando e che, da futuri cittadini europei, dobbiamo preparaci a risolvere, consapevoli dei progetti che le istituzioni internazionali, come l’Unione Europea, promuovono.

Alice Tandurella
Liceo scientifico Elio Vittorini Gela

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