Crisi Comune, 17 giugno giorno della verità. Fondo da 55 mln, ma non è solo per Catania - QdS

Crisi Comune, 17 giugno giorno della verità. Fondo da 55 mln, ma non è solo per Catania

Desiree Miranda

Crisi Comune, 17 giugno giorno della verità. Fondo da 55 mln, ma non è solo per Catania

giovedì 13 Giugno 2019

Simona Suriano, deputata del M5s: “Accordo di certo non risolutivo, ma è un inizio”

CATANIA – Sono giorni d’attesa trepidante per la città. L’attenzione è tutta puntata al decreto crescita del Governo nazionale che sarà discusso lunedì 17 giugno e, in particolare, all’emendamento del Movimento cinque stelle definito “Salva Catania”. Ad annunciare l’arrivo di una soluzione per la Città dell’Elefante era stato già il sottosegretario della Lega Stefano Candiani a margine di un incontro in prefettura con i giornalisti. “Rispondere positivamente alle richieste del sindaco non è una gentile concessione dello Stato ma un doveroso atto di attenzione verso una grande comunità come la città di Catania. Sono molto fiducioso per un esito positivo in quanto sono state messe le basi per una corsia preferenziale sia nel governo che nel parlamento”, ha detto Candiani.

“Siamo riusciti, grazie ad un un costante lavoro ad evitare il collasso definitivo del Comune di Catania. Mentre chi ha causato la bancarotta di una delle più importanti città italiane ha il coraggio di alzare il ditino e dare lezioni, noi abbiamo cercato e trovato – grazie alla collaborazione della viceministro Laura Castelli – una soluzione condivisa che eviterà il collasso aiutando Catania non solo con il fondo ma anche con anticipazioni di tesoreria”, scrivono i Cinque stelle in una nota.

A scendere un po’ nel dettaglio è la deputata pentastellata Simona Suriano. “Il fondo ammonta a 20 milioni per il 2019 e 35 dal 2020 in poi. Sono risparmi cha abbiamo trovato grazie alla misura per aiutare Roma”, dice. Naturalmente si tratta di un fondo che va diviso tra tutti i Comuni in dissesto o pre dissesto. Tra questi rientra a pieno titolo Catania. Le previsioni di approvazione dell’emendamento sono alte sebbene, come dice Suriano, “ci sono i tempi tecnici della Commissione”. Si spera di chiudere i lavori tra venerdì e sabato e poi lunedì il testo dovrebbe arrivare in aula.

“Al di là del colore politico la città non può soffrire così e il rischio che i dipendenti comunali non vengano pagati è grave. La città va aiutata. È stato difficile trovare l’accordo e le risorse per il fondo e non è certo risolutivo, ma è un unizio. Noi, come Movimento cinque stelle, chiediamo alla giunta comunale di attivarsi per evitare ulteriori sprechi perché ne risentono tutti i cittadini soprattutto nei servizi essenziali”, aggiunge Suriano.

Da parte dell’amministrazione, in attesa di fatti concreti, l’assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi preferisce non rilasciare dichiarazioni. Proprio in queste ore inoltre, la Guardia di Finanza sta acquisendo alcuni atti amministrativi ngli uffici comunali.

A fare sentire la loro voce ci pensano i sindacati confederati che definiscono “teatrino” la politica nazionale e locale a proposito dei problemi di Catania. “Praticamente tutti concorrono ad arricchire ed abbellire questa tavola, ma nessuno di fatto ha ancora portato un briciolo di mangiare, rischiando di far rimanere a digiuno i commensali. E i convitati sono i catanesi, i lavoratori, le famiglie, gli utenti dei servizi sociali, che non ne possono più di questa squallida corsa all’annuncio, perché chiedono i fatti e si aspettano che giorno 17 non vi siano più trionfalistici comunicati, ma provvedimenti chiari ed immediati”, scrivono in una nota.

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