Edilizia al collasso a Trapani, Confartigianato apre il caso - QdS

Edilizia al collasso a Trapani, Confartigianato apre il caso

Vito Manca

Edilizia al collasso a Trapani, Confartigianato apre il caso

martedì 11 Ottobre 2022

Per il presidente Virzì, intervistato dal QdS, è ormai una corsa contro il tempo. Il suo non è un allarme ma un Sos in piena regola: "Bisogna fare chiarezza sui bonus e confrontarsi con le banche"

TRAPANI – Se si ferma l’edilizia, a Trapani sono guai seri. Perché l’economia del territorio ha sempre avuto fiducia in questo settore, perché non si tratta soltanto di soldi che girano e che danno lavoro ed occupazione, ma anche di una tradizione, di una storia che si è costruita nel tempo, fatta d’imprese e di qualità. Ma l’edilizia è però ad un passo da una condizione di non ritorno. Quello lanciato dal presidente Confartigianato Imprese Trapani Emanuele Virzì non è un allarme ma un Sos in piena regola. Il sistema rischia di cedere e di non essere più in grado di recuperare.

La Confartigianato è pronta al confronto ed ha una serie di proposte da fare. Iniziative che vanno assunte in breve tempo perché il conto alla rovescia è già cominciato. Il presidente Virzì indica il percorso che porta dritto ad uno dei protagonisti del rilancio del settore. Si tratta del credito. Bisogna fare chiarezza perché i conti non tornano e le imprese finiscono sotto pressione.

Perché le banche chiudono le porte in faccia alle imprese? Cosa sta accadendo?
“La risposta è molto semplice: le banche non credono più alle promesse del governo. Le aziende bancabili, all’inizio dell’era bonus, avevano captato la possibilità di guadagnare bene, acquistando i crediti delle imprese e ricevendo più del 20% per ogni pratica. Bisogna dire, inoltre, che si dava la possibilità di usufruire di un plafond in base ai contratti che le aziende esercitavano. Insomma: liquidità immediata e possibilità certa sulla cessione. Adesso, però, dopo le variazioni dei decreti sul 110 e sui bonus, le banche hanno fatto un dietrofront immediato lasciando alle aziende un accumulo dei crediti nel cassetto fiscale ed il rientro del plafond: una doppia mazzata”.

La vertenza superbonus rimane aperta. Le rassicurazioni politiche e gli interventi parlamentari non sono riusciti a sciogliere il nodo. Il nuovo governo dovrà tornare ad occuparsi dei bonus. Ma intanto Virzi picchia duro su quello che sta ancora accadendo e che continua a disorientare il settore edile.
Dunque non è stata fatta chiarezza sul superbonus. Cos’è che non va?
“Attualmente non è stata fatta nessuna chiarezza. I bonus infatti rimangono attivi come decreto. L’unica differenza, invece, è che aumentano sempre di più le perplessità di un sistema fatto male. Ed il Sistema Deloitte continua a presentare sempre più disagi”.

Quali sono le vostre proposte per cambiare rotta?
 “A parere nostro, le proposte devono essere semplici ed efficaci. Sarebbe opportuno investire sulle energie rinnovabili, prorogare di almeno un altro anno i bonus casa e facciate, dare la possibilità alle aziende di avere una rateizzazione più lunga e meno costosa per quanto riguarda il tasso di interesse, dare possibilità alle piccole e medie imprese di crescere finanziariamente in modo da poter tutelare le spese per dipendenti e tasse che ancora una volta rimangono una spina nel fianco”.

Ha qualche numero sulla crisi del settore in provincia di Trapani?
La crisi nel settore dell’edilizia non si può stimare definitivamente in percentuale. Ma c’è un’enorme crisi economica-finanziaria che sta portando tante aziende alla riduzione del personale per non soccombere a danni definitivi. Noi come Confartigianato Imprese Trapani cerchiamo di essere vicini a queste aziende e a questi lavoratori, tutelandoli e per fare in modo che tutto il comparto riesca ad andare avanti. L’artigianato è la prima potenza nazionale e noi, in quanto associazione di categoria, dobbiamo fare di tutto affinché continui ad avere un futuro”.

Crisi che tuttavia non conosce ostacoli e che nel trapanese ha portato Confartigianato ad aprire un nuovo fronte dopo le alluvioni del 26 e 30 settembre che hanno colpito in particolar modo il capoluogo. Da qui un gioco di squadra con Confesercenti, Confcommercio e Casartigiani per sostenere imprenditori ed imprese che hanno perso tutto o quasi a causa delle pioggie incessanti. Il sistema fognario del territorio è andato in tilt con danni ancora da accertare. Un’altra emergenza che ha posto la necessità di mettere in campo una rete di solidarietà che le quattro associazioni hanno costruito con spirito unitario.

Virzì, assieme a Giovanni Selinunte (Confesercenti), Pino Pace (Confcommercio) e Mario Toscano (Casartigiani) ha intanto voluto rassicurare le imprese: “Non possiamo che esprimere solidarietà a tutte le aziende danneggiate e ricordare che non saranno mai abbandonate dalle nostre associazioni Siamo pronti ad aiutare e sostenere, come abbiamo sempre fatto, tutti i commercianti e gli artigiani trapanesi”. E per essere operative, le associazioni hanno attivato “tutti i servizi per presentare istanze e richieste di risarcimento danni”. In funzione anche uno sportello totalmente dedicato all’emergenza.

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