Dal 16 aprile ripresa udienze Tar e Consiglio Stato - QdS

Dal 16 aprile ripresa udienze Tar e Consiglio Stato

redazione

Dal 16 aprile ripresa udienze Tar e Consiglio Stato

venerdì 10 Aprile 2020

ROMA – La giustizia amministrativa si appresta a riaccendere i motori a pieno regime. Con il decreto pubblicato giovedì, il Consiglio dei Ministri ha disposto un’ulteriore proroga della sospensione delle udienze per i processi civili, penali e tributari, ma non ha previsto nessun rinvio per i giudizi amministrativi (c’è solo la sospensione del termine per la proposizione dei ricorsi sino al 3 maggio).

Dal 16 aprile riprendono dunque a pieno ritmo i processi davanti ai Tar e al Consiglio di Stato, grazie al funzionamento del Pat (il processo amministrativo telematico sperimentato fin dal 2016), al buon esito del test effettuato sino ad ora con i cautelari del periodo emergenziale, e alle norme che hanno temporaneamente ridisegnato il processo per adeguarlo alle necessità di distanziamento sociale (processo solo scritto con memorie supplementari e collegamento da remoto per i magistrati), nell’obiettivo di evitare il cumulo dell’arretrato. Nel periodo sino al 15 aprile, nell’ottica di garantire un servizio essenziale, la tutela dei cittadini è rimasta e rimane sempre garantita grazie “ai cautelari”.

Attività che sono proseguite normalmente, sebbene da remoto grazie al processo telematico. In tutto sono state 2.347 le decisioni monocratiche prese sino al 31 marzo, un numero non solo in linea con quelli del periodo ante emergenza, ma addirittura superiore se raffrontato al dato dei provvedimenti cautelari delle tre settimane precedenti. Il processo telematico, già sperimentato dal 2016 ed entrato in vigore nel gennaio 2017, consente infatti ai magistrati lo studio dei fascicoli e il deposito dei provvedimenti da remoto, senza alcun disservizio. È la Giustizia 4.0: una realtà già dal 2017 con l’entrata in vigore del Pat, che in questo periodo di emergenza da Covid19 ha consentito di portare avanti senza interruzioni la tutela cautelare. Non si è mai fermata neanche l’attività delle Sezioni consultive del Consiglio di Stato con le adunanze in videoconferenza.

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