Decreto Anticipi, voto al Senato tra 5 e 6 dicembre - QdS

Decreto Anticipi, domani voto in Commissione Bilancio. Testo al Senato tra 5 e 6 dicembre

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Decreto Anticipi, domani voto in Commissione Bilancio. Testo al Senato tra 5 e 6 dicembre

Redazione  |
mercoledì 29 Novembre 2023

Si avvicina il momento del voto in Senato sul decreto Anticipi. Il testo arriverà in Aula entro la prossima settimana.

Prenderà il via da domani, giovedì 30 novembre, il voto in Commissione Bilancio del Senato sul decreto Anticipi con l’obiettivo di arrivare al termine delle votazioni entro la serata di venerdì. Questo quanto trapela dall’ufficio di presidenza della Commissione.

In base alle previsioni, si cercherà di far approdare il provvedimento in Aula nella giornata di martedì 5 dicembre o, al massimo, mercoledì 6 dicembre.

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Decreto Anticipi, entro oggi i subemendamenti

Sono 6 gli emendamenti di Governo e 5 quelli dei relatori che sono stati depositati in Commissione. Questi ultimi, secondo quanto emerge, prevedono interventi sugli organi di rilevanza costituzionale, su Consob, sul fondo di garanzia per le imprese, sugli alluvionati in Toscana e sul Cin.

Nel pomeriggio ci sarà un incontro a distanza tra Governo e maggioranza della Commissione per discutere di alcuni temi sui quali, si apprende, le opposizioni chiedono spiegazioni. Scadrà entro le 20 di questa sera, infine, il termine per la presentazione dei subemendamenti.

Decreto Anticipi, tra norme anche aumento stipendi

Tra le misure che verranno inserite nel decreto Anticipi vi è anche quella che fa riferimento all’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici a dicembre 2023.

Questo incentivo verrà assegnato a quei soggetti a cui è stato riconosciuto il rinnovo del contratto collettivo e corrisponderà alla cosiddetta “vacanza contrattuale”. Si tratta di una compensazione che viene data a coloro che hanno dovuto far fronte a un contratto scaduto e poi rinnovato.

Non tutti i dipendenti pubblici avranno diritto alla stessa somma di “risarcimento”. Molto dipenderà infatti dalla categoria di appartenenza del lavoratore, che potrà percepire da 780 euro circa fino a un massimo di 2mila euro.

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