Dialogo per migliorare la sanità provinciale dai sindacati una mano tesa a Santonocito - QdS

Dialogo per migliorare la sanità provinciale dai sindacati una mano tesa a Santonocito

redazione

Dialogo per migliorare la sanità provinciale dai sindacati una mano tesa a Santonocito

sabato 30 Marzo 2019

Un’apertura fondamentale al confronto, con l’obiettivo di migliorare i servizi resi ai cittadini
Lettera aperta indirizzata al nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale

AGRIGENTO – Migliorare il dialogo tra vertici sanitari e sindacati per offrire ai cittadini un servizio sempre più efficiente. Questo l’obiettivo che vuole raggiungere il settore sanitario agrigentino che, dopo un periodo scandito da qualche tensione, complice anche il nuovo management dell’Azienda sanitaria provinciale e l’attività avviata dal direttore generale, Giorgio Santonocito, sembra nuovamente aperto al dialogo.

Una questione affrontata anche dal sindacato dei medici Cimo, che in passato ha ripetutamente lamentato la mancanza di dialogo con l’Asp e “un irrigidimento da parte dell’amministrazione agrigentina, non soltanto dal vertice istituzionale ma, soprattutto, da parte dell’intera macchina burocratico-amministrativa”.

“Cimo – hanno sottolineato i rappresentanti del sindacato – ha continuato a contestare i comportamenti arbitrari nell’attribuzione di incarichi dirigenziali o nelle sostituzioni dei direttori di struttura complessa, ha segnalato svariati atti deliberativi impropri e inopportuni, spingendosi a presentare esposti alla Magistratura ordinaria e contabile; ha inoltre denunciato i gravi problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro e alla mancanza di un efficace Servizio di prevenzione e protezione, nonostante l’impegno di risorse economiche non indifferenti”.

Per il sindacato dei medici ad Agrigento gli incarichi di punta della macchina amministrativa sono stati per troppi anni “ricoperti dai soliti noti, spesso con il concentrarsi di più incarichi negli stessi soggetti, talvolta anche a dispetto di ragioni di opportunità o addirittura in presenza di vere e proprie situazioni di incompatibilità. Nonostante i rilievi presentati da parte sindacale, si è perseverato su questa strada e quindi, per vedere ripristinata la legalità, Cimo è dovuta ricorrere a varie denunce e ad azioni giudiziarie. Scardinare il ‘Sistema Agrigento’ sembra essere più complesso di ciò che appare a prima vista”.

Nei giorni scorsi, però, si è ufficialmente insediato il neo direttore generale Giorgio Santonocito, ritenuto “estraneo alle contorte logiche che hanno finora permeato l’azione amministrativa all’Asp agrigentina” e dunque una ventata d’aria fresca per i sindacati, pronti a mettere in piedi un dialogo costruttivo con il nuovo manager.

“Oltre ad augurargli un proficuo lavoro – hanno affermato da Cimo – per il bene e il rilancio della sanità agrigentina, chiediamo di chiudere con la ‘stagione della caccia alle streghe’, rompendo definitivamente col fumoso passato che ancora oggi aleggia attorno ai vertici dell’Asp”.

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