Prodotti pericolosi sequestrati dalla Guardia di Finanza - QdS

Prodotti pericolosi sequestrati dalla Guardia di Finanza

redazione

Prodotti pericolosi sequestrati dalla Guardia di Finanza

mercoledì 22 Gennaio 2020

Le Fiamme gialle del Comando provinciale sono intervenute all'interno di un bazar operativo sul territorio di un comune dell'hinterland ennese

Sequestrati oltre diecimila prodotti posti in vendita senza
certificazioni di conformità, sprovvisti delle più elementari indicazioni circa
la provenienza e i dati dell’importatore, potenzialmente pericolosi per la
sicurezza degli ignari compratori. L’operazione ha preso avvio da un controllo
condotto dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Enna,
diretti dal capitano Beppe La Sala, presso un bazar insistente in un comune
dell’hinterland ennese.

Dopo i primi riscontri documentali sulla provenienza degli
articoli posti in vendita, le Fiamme gialle hanno controllato tutta la merce
presente all’interno dei locali aziendali riscontrando, per numerosi prodotti,
evidenti inosservanze alle normative vigenti, relative alla commercializzazione
degli stessi.

Sono stati, pertanto, posti sotto sequestro svariate
tipologie di prodotti relativi al settore casalinghi, giocattoli e
all’abbigliamento, tutti risultati potenzialmente pericolosi per la salute e
l’ambiente in quanto sprovvisti dei requisiti tecnici previsti e disciplinati
dal Codice al consumo e dalla normativa inerente la sicurezza dei prodotti di
cui al Dlgs 54/2011. I concomitanti accertamenti contabili e fiscali hanno,
altresì, permesso di rilevare la presenza di due lavoratori irregolari. Al
titolare dell’esercizio commerciale, per le violazioni riscontrate, sono state
comminate sanzioni per oltre 70.000 euro. 

“Le attività effettuate – hanno sottolineato dalla GdF
ennese – si inseriscono nel più ampio dispositivo messo in atto dal Comando provinciale
di Enna, in aderenza alle direttive strategiche stabilite dal Comando generale,
volto alla salvaguardia della salute dei consumatori e al contrasto di tutti
quei comportamenti in grado di alterare la sana e leale concorrenza del
mercato, sottraendo opportunità e lavoro agli imprenditori e agli operatori del
settore rispettosi delle regole.

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