Diverse e contrastanti le reazioni del mondo politico etneo a seguito delle dimissioni del sindaco Salvo Pogliese. Le voci di chi lo attacca e chi lo difende
Dimissioni sì, dimissioni no. Alla fine, come si ipotizzava da tempo, le dimissioni del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, sono arrivate.
Non una vera e propria sorpresa per la cittadinanza, come detto. Per mesi, ai piedi del vulcano attivo più alto d’Europa, si sono rincorse a più riprese le voci sul possibile addio del primo cittadino etneo.
Ieri, giovedì 28 luglio, il “tira e molla” si è concluso. Nel pomeriggio l’ufficialità delle dimissioni è giunta in via definitiva per voce dello stesso amministratore, sospeso dalla sua carica dallo scorso 24 gennaio.
Candidatura al Senato? Nessuna parola con Meloni
“Una decisione sofferta”, ha voluto ricordare Pogliese. Lo stesso ha voluto ribadire a QdS.it di non avere discusso con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, della possibilità di una candidatura al Senato in vista delle prossime Politiche.
La notizia delle dimissioni del primo cittadino han generato non poche reazioni da parte della politica etnea. Hanno colto la palla al balzo, in particolare, gli esponenti dell’opposizione cittadina che non hanno risparmiato critiche nei confronti dell’ex sindaco.
M5S: “Sindaco si è garantito il suo futuro”
“Il sindaco sospeso ha cercato di garantire il suo futuro politico sulle spalle di oltre 300mila catanesi che attendevano atti, opere pubbliche, raccolta dei rifiuti efficiente ma non hanno visto nulla di tutto ciò”, ha commentato Jose Marano, deputata regionale del Movimento 5 Stelle.
“Adesso che le elezioni Politiche garantiranno un salvacondotto e una poltrona sicura a Pogliese arrivano le tardive dimissioni. Ma i catanesi sanno a chi dovranno addebitare questi anni di stasi e cattiva amministrazione”, ha sottolineato ancora la deputata siciliana.
PD: “Città messa male”
Aspro anche il commento di Elisabetta Vanin, coordinatrice catanese del Partito Democratico: “Quando un sindaco si dimette in questo modo, dopo mesi di silenzi imbarazzati, immobilismo, sospensioni, vicende giudiziarie con condanna penale, giunte dimezzate, voci di dimissioni messe volutamente in giro per vedere ‘l’effetto che fa’, vuol dire che ha fallito e che la città è messa davvero male“.
“D’altronde – ha aggiunto – non servono affatto le dimissioni di Pogliese per certificare il disastro in cui versa Catania: basta andare un po’ in giro per verificare quello che tutti i turisti e i catanesi stanno vivendo in questi mesi”.
Catanoso difende Pogliese: “Sindaco ha sostenuto grande peso”
La difesa dell’ormai ex primo cittadino arriva direttamente dall’interno di Fratelli d’Italia. Per Basilio Catanoso, Salvo Pogliese ha “sostenuto in questi mesi il peso di essere sospeso in una città privata ingiustamente del proprio sindaco eletto dal popolo, per colpa di una legge assurda come la Severino”.
“Lo ha fatto senza percepire più alcun emolumento, è bene ricordarlo, ritenendo che fosse corretto e responsabile che la propria giunta andasse avanti per consentire che fossero portati a termine i progetti avviati in questa sindacatura, in particolar modo su fondi europei e Pnrr”, ha aggiunto l’esponente di FdI.