Ditonellapiaga, due date in Sicilia: "Una delle mie regioni del cuore" - QdS

Ditonellapiaga, due date in Sicilia: “Una delle mie regioni del cuore”

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Ditonellapiaga, due date in Sicilia: “Una delle mie regioni del cuore”

Sandy Sciuto  |
giovedì 11 Agosto 2022

Il 13 agosto sarà ad Alcamo e il 20 agosto a Milo. Per la cantautrice è stato un anno davvero importante, reduce dal consenso al Festival di Sanremo.

Ditonellapiaga arriva in Sicilia. Il suo tour farà tappa nell’isola con due appuntamenti: il 13 agosto sarà ad Alcamo e il 20 agosto, invece, a Milo. Per la cantautrice è stato un anno davvero importante. Dalla partecipazione al Festival di Sanremo in coppia con Donatella Rettore sulle note di “Chimica” non si è più fermata. Ha rilasciato il suo primo album dal titolo “Camouflage” e si è fatta notare live dopo live e canzone dopo canzone. Il risultato è stato un importante riconoscimento. Ditonellapiaga, infatti, ha ricevuto la targa Tenco per il suo album come Miglior Opera Prima, confermandosi come una delle più interessanti rivelazioni di questo duemila ventidue. Il suo nuovo brano “Disco (I love it)” fa già parte dell’estate italiana ed è un perfetto mix di spensieratezza e voglia di ballare.  

Il tour arriva in Sicilia. Il 13 agosto ti esibirai ad Alcamo e il 20 agosto a Milo. Qual è il tuo rapporto con questa terra?

“La Sicilia è tra le mie regioni del cuore, infatti tra le due date siciliane farò un bel giro per l’isola. Ci sono molto affezionata perché mi ha sempre regalato tanto in termini di umanità, qui c’è un modo di vivere gli spazi e la città diverso da quella a cui sono abituata. Ho dei ricordi bellissimi legati a questa terra, alcuni anni fa sono stata per due mesi a Siracusa, facevo parte di uno spettacolo teatrale, e mi emoziono a ricordare quel periodo lì, è stato molto divertente e l’ho vissuto in un posto unico. Palermo invece rimane tra le città più belle mai viste”.

Per l’estate hai rilasciato il brano “Disco (I love it)”. Cosa ti ha ispirata per scriverla?

“Il ritornello l’ho scritto l’estate scorsa, su un beat trovato a caso, senza mai registrarlo. Poi però, tra tutte le meravigliose esperienze che stavo e sto vivendo, a distanza di un anno il pezzo è arrivato: leggero, sereno, nostalgico sì, ma anche sbarazzino. Più lo ascolto e più mi sento orgogliosa di ogni nota e ogni scelta, modifica o variazione. Penso che sia davvero tutto giusto così, tutto al proprio posto”.

C’era la voglia di partecipare alla “gara” di tormentoni estivi?

“Avevo voglia di fare un pezzo fresco, che si rifacesse al sound di SZA o Doja Cat, mantenendo però la matrice disco/dance che avevo seminato con Chimica. Per me il focus è sempre stato il groove, sia strumentale che melodico/metrico, il testo (in questo caso) è in funzione della musica e della sua godibilità. Ciò che mi piace del pezzo è proprio questo, trovo che risulti molto godibile, leggero, come vorremmo che fossero tutte le giornate estive”.

Nel singolo canti “Mettimi un disco”. Quale disco metterebbe Ditonellapiaga nella sua estate ideale?

“Di dischi nel cuore ne ho tanti, ce ne è uno incredibile che credo rappresenti bene il mood contrastato “estivo-nostalgico” ed è “La voglia, la pazzia l’incoscienza, l’allegria” di Ornella Vanoni, Toquinho e Vinícius de Moraes. È un disco pieno di malinconia estiva”.

“Camouflage”, il tuo primo album, ha ricevuto la Targa Tenco per la Miglior Opera Prima. Cosa rappresenta questo riconoscimento?

“La targa Tenco onestamente non me l’aspettavo, considerando anche gli altri colleghi in lizza. Sono contentissima perché il Tenco è il più importante riconoscimento per la canzone d’autore in Italia, è un premio per la scrittura e questo mi rende molto orgogliosa. E considerando poi chi l’ha vinto in passato mi sento ancora più onorata”.

A proposito di camouflage, quanto funziona o serve il camouflage nella musica?

“Molto, mi identifico molto con questa parola che rispecchia molto il mio essere trasformista. Non si tratta di sapersi nascondere: il camaleonte, animale che amo, sa amalgamarsi all’ecosistema, rimanendo ben visibile. Si adatta. E anche nella musica è così, l’album infatti è composto da canzoni abbastanza diverse tra loro, ci sono brani più profondi e sentimentali, altri più leggeri e più ritmati. In alcuni, racconto esperienze o suggestioni personali come in “Come fai”, in altre come “Repito” interpreto un personaggio”.

Passata l’estate, ci sono progetti di cui puoi svelarci qualcosa?

“Ho passato un anno davvero bellissimo, essere in tour e vedere le persone cantare le mie canzoni a squarciagola è davvero un’emozione grandissima. Sicuramente dopo l’estate ci sarà ancora qualche live, poi mi prenderò una pausa per lavorare al nuovo disco”.

Sandy Sciuto

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