Dl Rilancio, al Sud anche le "zone rosse" sono di serie B - QdS

Dl Rilancio, al Sud anche le “zone rosse” sono di serie B

redazione web

Dl Rilancio, al Sud anche le “zone rosse” sono di serie B

venerdì 22 Maggio 2020

Dopo la "rettifica" in Gazzetta ufficiale. La protesta dei sindaci e le assicurazioni del Governo e di Crimi per il M5s. Faraone (Iv), "Non ci sono Comuni di serie A e di serie B" e annuncia un emendamento contro "l'odiosa discriminazione"

“Apprendiamo di una rettifica al decreto Rilancio che esclude i Comuni del Sud dichiarati ‘zona rossa’ dalle misure di sostegno economico che erano già state ufficializzate”.

Lo hanno comunicato in una nota congiunta in cui parlano di “schiaffo alle tante città che in Sicilia, come nel resto d’Italia, hanno sofferto per le limitazioni dovute al contrasto del covid-19”, i sindaci Maria Gaetana Greco (Agira), Domenico Venuti (Salemi), Sebastiano Venezia (Troina) e Franco Agnello (Villafrati), Comuni che per quaranta giorni sono stati dichiarati “zone rosse” con un decreto del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.

“Escludere – hanno sottolineato – con uno squallido giochetto alcune ex ‘zone rosse’ dal Fondo di duecento milioni necessario per la ripartenza economica, dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, è un voltafaccia dell’ultimo momento che da rappresentanti di comunità oneste e che credono nello Stato non possiamo accettare”.

“A questo punto – hanno concluso – il governo Conte dica subito se intende sostenere le famiglie, le imprese e i Comuni che per settimane hanno dovuto subire una limitazione totale dei movimenti. Se è così, come anticipatoci da interlocuzioni avute in queste ore, auspichiamo un impegno formale da parte dell’Esecutivo a una modifica della norma in sede parlamentare”.

La viceministro Castelli, amplieremo norma sulle “zone rosse”

“In Parlamento, la norma che stanzia duecento milioni ai Comuni “Zona rossa”, va aumentata ed estesa a tutte le realtà che lo sono diventate in questi mesi” aveva precisato la viceministro dell’Economia Laura Castelli.

“È oggettivo – aveva aggiunto – che questi Comuni, indipendentemente dalla dislocazione territoriale, siano stati maggiormente penalizzati. Sono certa che l’intero arco costituzionale supporterà questa modifica”.

M5S, Crimi, onoreremo l’impegno con le zone rosse

Prima della nota dei sindaci e della risposta del Governo, l’allarme era stato lanciato dal deputato del M5S Generoso Maraia, che, dicendosi amareggiato, aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook la foto del sito della Gazzetta Ufficiale con la notizia della “rettifica” del dl rilancio per “l’avvenuta correzione di errori materiali contenuti nella copia e nell’originale”.

“Tutti i Comuni delle zone rosse – ha scritto ieri a tarda sera in una nota il capo politico pentastellato Vito Crimi – hanno diritto ad essere ristorati per i pesanti danni subiti. Occorre dunque incrementare il fondo loro destinato e ciò deve avvenire senza che venga tolto neppure un euro un alle provincie lombarde ed emiliane maggiormente colpite dall’emergenza Covid, le quali a loro volta hanno il diritto di ricevere il doveroso ristoro. Lavoreremo in Parlamento affinché ciò avvenga: dobbiamo rispettare e onorare gli impegni presi”.

Faraone, non ci siano zone rosse di serie A e B

“Tutte le zone rosse d’Italia – aveva scritto poco prima in una nota il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone – devono essere ristorate dal fondo nel decreto rilancio su cui si è aperto un giallo. I duecento milioni inizialmente destinati a tutte le zone rosse escludono un grandissimo numero di Comuni, da nord a sud. La necessita immediata è quella di includere tutti i Comuni che si sono dichiarati zona rossa”.

Emendamento contro l'”Odiosa discriminazione”

“Non ci sono – ha aggiunto Faraone nella nota – zone rosse di serie A e di serie B. Presenteremo un emendamento per correggere questa odiosa discriminazione e riteniamo che il fondo vada aumentato. Non ci dovrà essere coperta corta per sostenere i nostri territori”.

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