Donna uccisa a coltellate nel Palermitano, l'amante confessa - QdS

Donna uccisa a coltellate nel Palermitano, l’amante confessa

redazione web

Donna uccisa a coltellate nel Palermitano, l’amante confessa

sabato 23 Novembre 2019

Lei aveva trent'anni e gli aveva appena confessato di essere incinta, lui un'imprenditore di 51. Prima l'ha accoltellata, poi ha deciso di accompagnarla in ospedale, ma dopo un'altra lite l'ha assassinata con colpi di bastone in testa

Una donna di origini romene, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, di trent’anni, residente a Giardinello (Palermo) è stata uccisa ieri sera a coltellate.

I Carabinieri hanno già fermato il presunto assassino: Antonino Borgia, 51 anni, un imprenditore di Partinico con il quale la vittima aveva una relazione.

Avrebbe ucciso l’amante, che minacciava di rivelare tutto alla moglie dell’imprenditore, dopo una richiesta di denaro.

Il corpo della donna è stato ritrovato nelle campagne tra Balestrate e Partinico, lungo la statale 113.

Ha confessato Antonino Borgia, l’imprenditore di Partinico accusato di avere ucciso con coltellate e colpi di bastone la sua amante, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, di origini romene, residente a Giardinello, trent’anni.

L’aggressione, a quanto confermato dallo stesso assassino, è avvenuta in due tempi.

Ana Di Piazza, che da un anno aveva iniziato una relazione con l’imprenditore, gli aveva comunicato ieri sera che aspettava un figlio da lui, chiedendogli tremila euro che l’uomo aveva promesso di darle..

I due si erano incontrati nella zona di Balestrate, ieri verso le sette. Lei è salita a bordo del furgone bianco in un cantiere dove l’impresa di Borgia, che realizza piscine, stava facendo alcuni lavori.

Giunti al cantiere, dopo un rapporto sessuale, i due avrebbero iniziato a litigare e Borgia ha colpito la donna all’addome con un coltello.

Lei, perdendo sangue, ha tentato di fuggire ma l’imprenditore l’ha rincorsa senza pantaloni costringendola a risalire sul furgone.

Nella scena dell’inseguimento, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza di una casa vicina, si sente la donna che urla, “Ma che fai? Aspettiamo un bambino! Io ti amo!”.

L’uomo a quel punto le aveva promesso di portarla in ospedale, ma nuovamente lungo la strada i due hanno ripreso a litigare.

Alla fine lui l’ha colpita alla testa con un bastone e poi le ha tagliato la gola e ha nascosto il corpo nelle campagne.

Le aggressioni sono state segnalate ai Carabinieri della compagnia di Partinico da due testimoni che hanno chiamato in caserma.

Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell’imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro.

Nel pomeriggio dopo il pranzo, l’uomo è andato anche dal barbiere.

L’indagine è coordinata dall’aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo.

Borgia, accusato di omicidio, occultamento di cadavere e procurato aborto, è stato portato in carcere.

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